martedì 28 luglio 2015

Questa volta l'ha fatta grossissima

In giugno l'aveva fatta più grossa del solito ma stavolta l'ha fatta grossissima, enorme, smisurata, spropositata, esorbitante, gigantesca, mastodontica, colossale, ciclopica, monumentale, immane.


Di chi si sta parlando? Si sta parlando di Paolo Savona. Di cosa si sta parlando? Si sta parlando di una nuova esternazione di Paolo Savona, questa del 23 luglio sul Sole24Ore





Il succo è che non basta volere più Europa, dobbiamo andare oltre e costruire gli Stati Uniti d'Europa.

Il giorno seguente, il 24 luglio,  Yanis Varoufakis ha pubblicato sul suo blog una lettera aperta firmata da Paolo Savona e Giulio Tremonti nella quale è ribadito lo stesso concetto :



Traduco: volere Più Europa non basta ("it is not "more union" that we need"), per venire a capo della crisi ci vogliono gli Stati Uniti d'Europa ( "What we need is to propose, discuss and design new "articles of confederation")

Ora, se una roba del genere l'avesse proposta un piddino, un civatiano, un sellino o peggio ancora un economista, il Nostro lo avrebbe preso a morsi in faccia, gli avrebbe scatenato addosso il branco degli adepti, avrebbe ordinato ai pretoriani di rendergli la vita impossibile ma l'ha proposta Paolo Savona, un pezzo da novanta dell'élite e soprattutto membro del Comitato scientifico di a/simmetrie, e allora il Nostro tace. 

Su Goofy un seguace ha pubblicato un commento acido sulla lettera di Savona e Tremonti e altri due hanno rincarato la dose




ma il Nostro per ora tace.

Perché tace? Per non ammettere che Pippinia sta perdendo un personaggio di peso? Per non ammettere che qualcuno si sta accorgendo che c'è qualcosa di non convincente nella clavicembeconomy del Nostro? Forse tace per evitare che Paolo Savona dica pubblicamente quello che pensa a proposito delle incerte proposte del Nostro ( "dissoluzione concordata" o "uscita unilaterale" ?) e degli  inconcludenti amorazzi con Salvini e Fassina?

Si era detto che a Paola Savona non sarebbe stato perdonato lo sgarbo di giugno  ma questa volta il Grande Capo dei Pippi ma anche Mega Direttore Galattico-Gran Maestro-Guru-Profeta nonché Highlander ma soprattutto Profeta ed aspirante Grande Capo dei Pinocchi  non solo non gli perdonerà il tradimento ma probabilmente cercherà di fargliela pagare (ma senza fare troppo rumore).

25 commenti:

  1. Bagnai chi?
    Nel senso: chi è Bagnai per far pagare qualcosa a Savona?
    Forse ricorderai, un paio di volte nei miei commenti ho accennato al fatto per cui è stato Savona, per interposto Rinaldi, a "stimolare" il vate contro l'euro. Ho scritto che secondo me qualcosa ad un certo punto è andato storto: gli ambienti americani di riferimento per Savona e La Malfa, dopo aver fatto balenare aiuti ad una corrente italexit, non si sono più fatti sentire. Nel frattempo Bagnai si è stufato, e dal sussiego ruffiano è passato a scrivere Amerika con la K, mandanti dell'euro etc.
    Quest'ultimo pezzo di Savona è perfettamente compatibile con la ricostruzione, e non solo: rispecchia la diffusa opinione che la finestra di opportunità per l'italexit sia passata.
    E d'altra parte, dove mai Bagnai sta parlando dell'uscita dell'Italia? Fa il commentologo, l'avevodettista, il moralista, ma come Peter ha sottolineato, il suo unico vero messaggio recente è stato questo: "è troppo tardi".
    Bagnai sapeva e sa di aver perso le pur ipotetiche sponde, ammesso che ci abbia davvero creduto.

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  2. Mi auguro che il futuro dell'Italia non siano gli Stati Uniti d'Europa sennò siamo fritti, con buona pace di Savona. Resta il fatto che Bagnai sia oggi politicamente irrilevante come non mai. Fossi in lui non me ne preoccuperei e farei solo opera di divulgazione economica. Ma siccome lui è lui e proprio per questo si è sempre ritenuto un grande stratega politico, sono tempi cupi. Succede a chi crede di essere quello che non è, sottostima i propri limiti e anzi fa il pallone gonfiato con chi, per il suo stesso bene, gli consigliava di non allargarsi.
    Ma, Flauto, tu come sai che Savona imbeccò Bagnai?

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    1. Caro Pierre, se la tua analisi è corretta, ovverosia che Bagnai è oggi irrilevante come non mai, credo si tratti della più grande delle sconfitte che poteva subire.
      Infatti se c'è stato un momento in cui una parte rilevante dell'opinione pubblica ha compreso di che pasta è fatta l'UE è proprio questo, dati gli accadimenti verificatisi riguardo alla questione greca.
      E se a fronte di tutto questo il Profeta si ritrova nella posizione più ininfluente di tutta la sua carriera di avversario dell'euro, fino a che punto ne sia avversario poi non è dato saperlo, ciò è davvero emblematico.

      Probabile che con qualche chiassata in meno e un minimo di rigore in più, anche e soprattutto dal punto di vista formale, oggi avrebbe forse qualche seguace cerebroleso in meno, ma anche un rilievo meno infimo dell'attuale, che del resto ci vuole davvero poco.

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  3. Se "Bagnai chi" non ha il coraggio di farlo, ci penserà Er Ducetto a lavare l'onta.

    P.S.
    L'avevodettista è da applauso. Grande.

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  4. Ovviamente non lo so, le mie sono illazioni dettate dalla consecutio temporum e dalla vicinanza logistica tra Rinaldi e Bagnai.
    La consecutio, che Bagnai proprio detesta quando lo riguarda, ci dice che nei mesi precedenti alla sua discesa in campo ci furono diverse uscite eurocritiche di Savona, La Malfa, Zingales. Rinaldi prima che Bagnai aprisse bocca, aveva dato alle stampe un libelletto contro l'euro, non particolarmente centrato e che infatti nemmeno lui valorizza.
    Non ci possiamo mica aspettare che sia Bagnai a ricordare chi ha parlato prima di lui. Bagnai, una volta messa mano al dossier euro, ha cominciato a divulgare quel che via via apprendeva, col tono de "l'ho sempe saputo e mo' ho deciso di spiegarvelo". Mentre in realtà nel 2010 andava ancora per farfalle.
    Si dice che a pochi anni dall'introduzione dell'euro cominciassero a circolare report bancari abbastanza approfonditi sulla disfunzionalità della moneta unica, che comunciava ad essere associata alla stagnazione. I report citavano Mundell e le Avo, i tassi d'inflazione che cominciavano a divergere e tutti gli squilibri conseguenti.
    Savona e gente del mestiere sicuramente erano in grado di facilitare un nuovo lavoro di ricerca, Bagnai da qualche parte doveva pur cominciare.

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    1. Caro Flauto, premetto che con Rinaldi ho discusso aspramente in occasione della sua presa di posizione sull'RdC pubblicata su SE.
      Però proprio libello il suo primo non mi sembra. L'ho letto qualche tempo fa e mi ha fatto decisamente incazzare più di quanto già non fossi contro la moneta unica e la classe politica che l'ha partorita.
      Il che non mi sembra un risultato proprio da buttar via.
      Dal punto di vista politico e storico, tra l'altro, mi sembra di parecchio superiore al TDE, quindi...

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    2. Non scherziamo, il TDE è un bestseller. Lui scrive solo bestseller.

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    3. Clack, io mi riferivo al misconosciuto "il fallimento dell'euro", che vedo liberamente disponibile online in pdf, che sotto l'indice nell'ultima pagina reca la data di iscrizione siae: 26-4-2011.
      Tu probabilmente parli di "Europa Kaputt", scritto con ben altro livello di approfondimento, che è del 2013.

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    4. No, parlo di quello in pdf.
      A me non è dispiaciuto affatto. E come ti ho detto lo ritengo di molto superiore al prodotto più noto di colui che scrive solo best seller, come ha argutamente rilevato Pierre.
      Europa Kaputt me lo ha regalato lui di persona.
      Persona gentilissima, devo dire, a parte il regalo che ovviamente ho apprezzato molto, anche se poi ha preso posizioni con cui non sono per nulla d'accordo.

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  5. Flauto, non sarai mica un altro profilo di Yanez?

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  6. Siamo tutti Yanez! :-)
    No, povero Yanez, che fatica sarebbe!

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  7. Dalla pagina FB Er Ducetto de Pescara:

    Er ducetto de pescara
    ha un sussulto repentino
    troppa ormai è la compagnia
    e se la prende col Gallino

    http://i60.tinypic.com/205z4f7.jpg

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  8. la parabola di Bagnai mi ricorda molto quella dei radicali di M. Pannella.

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    1. ci sono moltissime cose in comune nei metodi tra Bagnai e Pannella. Elenco le più significative:

      1) la forza di entrambi ridiede nell'uso intenso e personale di uno strumento mediatico di proprietà: Pannella ha Radio Radicale, Bagnai il Blog.

      2 ) Hanno dato entrambi vita a dei movimenti, rapidamente trasformatisi in sette, a caratterizzazione fortemente personalistica.

      3 ) Insistono molto sull'aspetto economico dei loro movimenti, insomma sollecitano di continuo fondi.

      4 ) Impiegano il 90 % del loro tempo a lamentarsi della parzialità e scorrettezza dell' informazione.

      5 ) Si ispirano a concetti di per sé giusti ma astratti: per Pannella "conoscere per deliberare", per Bagnai "la razionalità macroeconomica".

      6 ) ( decisivo ) Rifiutano entrambi di inserirsi in un quadro stabile di alleanze. Pannella una volta con Berlusconi, un'altra con Prodi, Bagnai una volta con Salvini, un'altra con Fassina. La questione delle alleanze è decisiva per caratterizzare in senso fortemente antidemocratico i loro comportamenti. In entrambi i casi abbiamo un leader carismatico che si riserva il diritto di tessere alleanze o, al contrario, di fomentare inimicizie, non sottostando a nessun criterio predeterminato e fuori da ogni disegno intellegibile.

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  9. Resto sempre più sbalordito; dopo la conversione di Gallino, la folgorazione di Savona sulla via per Bruxelles capitale, i dietrofront di Salvini, i cincischiamenti di Fassina e D' Attore, il coma degli Tziprioti italioti, il doppiopesismo del Nostro, i vaneggiamenti di Mosler sulla doppia moneta, il castacriccacorruzionismo dei 5s, l' irrilevanza politica dell' ARS e degli intellettuali della sinistra radicale.
    La situazione per noi litigiosi che aneliamo alla sovranità è disastrosa.
    Il divide et Impera sta ancora svolgendo egregiamente il suo lavoro a dispetto degli anni.
    Anche in questo blog,il sarcasmo sta prendendo il sopravvento non solo sul dibattito politico, ma persino sulla satira;
    Poco per volta l' opera di Yanez si sta trasformando in una gogna monotematica permanente, per inciso ricordo che uno dei miei dissidi con Illo verteva proprio sull' uso del suo blog come pericolosa forca mediatica.
    Mi chiedo, vi chiedo, chiedo a Peter Yanez se dobbiamo continuare così o tornare a discutere anche in modo animatamente rispettoso di politica evitando di dipingere gli avversari come mostri disumani o soggetti psichiatrici.
    Continuando su questa linea diventa per me sempre più difficile intervenire, ammesso che a qualcuno interessino i miei commenti.

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    1. Ippolito,
      questo blog è monotematico per nascita e non è colpa mia se si sta trasformando in una gogna monotematica permanente: io non faccio altro che mettere in evidenza le contraddizioni del Bagnai-pensiero e non è colpa mia se il numero ed il peso di queste contraddizioni è talmente rilevante da far apparire il Nostro come un soggetto a dir poco instabile.

      Detto questo, mi piacerebbe, lo ribadisco, allargare gradualmente il campo d'interessi di questo blog ma se ci pensi bene, in un certo senso l'allargamento è già in corso perché questo è ormai anche un blog sull'onestà intellettuale e sul perché non basta dichiararsi di sinistra per esserlo davvero.

      Diventerà anche un blog sul perché la sinistra vuole perdere anche quando potrebbe vincere?
      Lo vedremo cammin facendo ...

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    2. L' onestà intellettuale non si professa da anonimi.

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  10. I tuoi commenti sono interessanti. Anche se a volte criptici.
    Ma del resto è proprio l'oggetto di discussione primario di questo blog che porta a certe cose, anche a seconda dell'argomento in discussione.
    Personalmente non la vedo così tragica. Intercalare un po' di sana ironia e farsi una bella risata al momento giusto aiuta a essere più seri quando è necessario.

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    1. Scusa Leo è solo un momento di sconforto e rabbia impotente, ma ti sembra normale che per poter esprimere il nostro desiderio di libertà e democrazia, dobbiamo intervenire in un blog di quello che politicamente è un nostro avversario?

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    2. Lo sconfortato sono io dopo aver letto il programma di Fassina, e il nostro democratico ospite è Yanez, bisogna riconoscerlo

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    3. Ecco, allora avevo fatto bene a chiedere. Comunque non c'è da chiedere scusa per aver espresso i propri sentimenti. Almeno non con me.

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  11. Dalla pagina FB Er Ducetto de Pescara:

    Se al ducetto non stai bene
    ti senti dare del fascista
    forse ancor non gli han spiegato
    che del littorio è capolista

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