venerdì 31 luglio 2015

A scuola dal Maestro-Ducetto


Secondo voi quali sono le prime due cose che impara chi frequenta la scuola del Maestro-Ducetto di Pescara?  Scommetto che lo sapete già ma se per puro caso ve lo siete dimenticato allora ve lo ricordo io:

- la prima cosa che s'impara sui banchi della scuola del Maestro-Ducetto è insultare e perculare chi osa mettere in dubbio anche solo una parola del Maestro-Ducetto

- la seconda cosa che s'impara è censurare chi ha osato mettere in dubbio il Verbo del Maestro-Ducetto

Ma i discepoli più vicini e fedeli al Maestro-Ducetto di solito non perdono il loro tempo ad insultare questo e quello, passano direttamente alla fase 2 e bloccano su Twitter o sui loro blog chi osa fare qualche appunto su un ragionamento non convincente o su qualche spiegazione fuorviante.

Uno dei discepoli più vicini al Maestro si chiama Alessandro Greco e oggi, su Il Giornale, ha inaugurato un blog personale con un post intitolato sarcasticamente Monti ha salvato *il* Paese.

Me ne sono accorto perché il Maestro-Ducetto ha sponsorizzato il post con un tweet:


[sarcastic mode on] Siccome mi fido ciecamente dei giudizi del Maestro-Ducetto [sarcastic mode off], mi sono fiondato sul blog di Alessandro Greco per leggere 'sta sintesi magistrale ma al posto di una sintesi ho trovato una babilonia di luoghi comuni pippeschi cioè a dire un guazzabuglio di analisi e giudizi del tutto sconnessi dai fatti.

Ho subito postato un breve commento ironico per tastare il terreno, riservandomi di intervenire  successivamente con qualche osservazione più dettagliata :




Dopo alcuni minuti un commentatore mi ha invitato gentilmente a dire la mia ed io gli ho risposto che lo avrei fatto sul mio blog.

Passano ancora alcuni minuti e provo ad inserire un altro breve commento ma a questo punto c'è un problema: sono stato bloccato!



Vado a vedere se il primo commento è ancora online e c'è ancora:  per scrupolo faccio uno screenshot.

Passano pochi minuti ed il primo commento non c' è più:



Successivamente è stato cancellato anche il commento di Alessandro M., ovviamente per cancellare ogni traccia del mio passaggio.


Ora non vorrei sembrarvi esagerato ma è mio fermo convincimento che il Maestro-Ducetto e la sua scolaresca rappresentino una forma di fascistume 2.0:

- manganellano gli avversari a colpi di insulti

- si muovono in gruppo, a volte su indicazione del Maestro-Ducetto,  per intimorire con pestaggi mediatici chi osa mettere in dubbio il Verbo

- al posto dell'olio di ricino usano con spasmodica frequenza  i post fasulli del Maestro-Ducetto per scoraggiare chi tenta di sollevare qualche dubbio

- censurano, quando possono, ogni forma di dissenso.

Se questo non è fascistume, mi dite cosa è?


P.S.  Appena possibile pubblicherò un contro-post per smontare, pezzo per pezzo, quello di Alessandro Greco. 




21 commenti:

  1. Dalla pagina FB Er Ducetto de Pescara:

    Er ducetto fa di tutto
    per accrescer suoi gregari
    di grazie prof ne ha fin troppi
    ed allor bussa a denari

    http://it.tinypic.com/m/j0wf2r/4

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  2. Quella che racconti è una cosa piuttosto interessante. Al di là del fatto in sé dimostra ancora una volta come comportamenti, metodi e argomentazioni, o meglio assenza di, da parte di er ducetto, seguaci e affini siano del tutto sovrapponibili gli uni agli altri. Una similitudine spinta fino ai particolari, come se ad agire fosse sempre la stessa persona.
    Probabilmente ciò si deve al fatto che il vero e proprio bombardamento mediatico eseguito da er ducetto anche riguardo al propagandare i propri opinabili modi di fare, abbia prodotto un abbassamento della guardia da parte dei seguaci tale da far perdere loro l'orientamento riguardo a ciò che è giusto e che non lo è. Così da lasciare spazio libero a uno spirito di emulazione particolarmente accentuato e privo di ogni forma di autocontrollo. Sostituito dalla convinzione di essere comunque nel giusto proprio perché si agisce in modo del tutto acefalo, ma conforme all'esempio del capo.
    Cosa questa che di sicuro farà molto piacere a er ducetto, ma che ritengo indichi a quale livello inverosimile di sottomissione mentale e concettuale si sia arrivati, che rappresenta la prova migliore, e a questo punto inoppugnabile, che il suo è l'esempio più tipico di rigurgito autocratico della peggior specie.

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  3. Mah, rasoio di Occam del mondo 2.0: usi i commenti di un blog altrui per fare pubblicità al tuo blog? Sei degradato allo status di acchiappa-click/fighe&gatti della colonna destra di repubblica.
    Ed in genere, eliminato (per una questione di spam, mica per altro).

    Tra l'altro hai un nome che richiama chiaramente Peter Gomez, nel bene e nel male, pensi ancora che qualcuno possa considerarti credibile?

    Ed è un peccato perchè alcuni dei tuoi ospiti a volte dicono cose interessanti.

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    1. Sbagliato, io dico sempre cose interessanti, non a volte, e così quasi tutti i commentatori, te compreso, tranne quando si indugia a discutere sul nulla, come nel tuo ultimo commento ed in questo post in cui si intende difendere la democrazia dal crioptofascismo nei luoghi sbagliati ( nei blog e nei social in genere) mentre la democrazia viene distrutta tutti i giorni nelle istituzioni nazionali e sovranazionali:
      http://youtu.be/em2ViVv2JAU

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    2. La cosa interessante, e che qui viene dimostrata ancora una volta, è che il difensore d'ufficio di er ducetto non entra mai nello specifico delle questioni su cui vuole ribattere, ma cerca sempre e solo di screditare chi si azzarda a esprimere una qualsiasi critica.
      Così anche questa volta abbiamo la migliore delle conferme di quanto ho sostenuto nel mio commento di ieri.
      E cioè che i seguaci agiscono, e soprattutto reagiscono, tutti nella stessa identica maniera, sia pure a distanza di tempo e luogo e a differenza di situazione.
      La loro prevedibilità è il segno più attendibile della totale sottomissione ai voleri del loro duce.

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    3. Ippolito, è più democratico chi, pur tra 1000 contraddizioni, ha voluto rispettare il volere del popolo greco (la cui maggioranza non ha mai manifestato l'intenzione e/o il desiderio di abbandonare l'€) oppure chi spingeva per il Grexit senza rispettare la volontà del popolo greco?

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    4. Stiamo ai fatti: il popolo greco ha votato contro l'accettazione del referendum. Tsipras ha fatto il contrario!

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    5. Fiorenzo,
      volevi dire "il popolo greco ha votato contro l'accettazione dell'accordo"?

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    6. Mettiamo un po' d' ordine: i greci non hanno votato esplicitamente contro l' euro, anche io sono convinto che un eventuale referendum sulla moneta unica avrebbe avuto come risultato la volontà di mantenerla, così come ero convinto che avrebbero vinto i si al quesito referendario realmente proposto.
      C' è da chiedersi quanto, nella loro tragedia, i greci si rendessero conto che la vittoria del no avrebbe potuto avere come estrema e logica conseguenza una Grexit.
      A questa domanda non so rispondere, poichè sono legato all' idea che la verità si fonda sulle evidenze, l' unico modo per saperlo era di fare un referendum sincero ed esplicito mettendo i greci di fronte alla responsabilità di dover scegliere in modo chiaro tra la botte piena e la moglie ubriaca.

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  4. Dalla pagina FB Er Ducetto de Pescara:

    Er ducetto usa il seguace
    per azion bastonatorie
    poi ne sfrutta tutti i click
    e scalar le graduatorie

    http://it.tinypic.com/m/j0wpw0/4

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  5. Io l'ho trovato invece un buon articolo. Poi se Greco ha appreso dal Vate l'arte della censura è un altro discorso, ma l'argomentazione mi è piaciuta.

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    1. Pierre, ne riparliamo dopo che avrò pubblicato il mio contro-post ...

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    2. Attendiamo con anzia... (immagino ci dirai che il reporto è del 2012, ondepercuiconciòsiacosache l'Italia era in equilibrio grazie a Mariotto...)

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  6. "Se questo non è fascistume, mi dite cosa è?"

    lo è, senza ombra di dubbio. Ma direi che è anche qualcosa di peggiore. Ricordate il delitto Matteotti ? Quando sembrò che il fascismo stesse lì lì per cadere ? Bene, ricorderete anche che ad un certo punto Mussolini rivendicò per se stesso la responsabilità politica di quel delitto. Per quanto io di Mussolini pensi tutto il male possibile, devo ammettere che in quell'occasione si comportò meglio di come si è comportato Bagnai nell'ultimo post. Dopo aver passato anni ad insultare, dileggiare, augurare tutto il male possibile, prevedere delle fini atroci per i sostenitori dell' Euro, adesso se ne esce col dire che lui ( poverino ! ) non condivide i post troppo "vendicativi" di alcuni suoi seguaci. I sostenitori di Bagnai saranno pure dei semplici fascistelli ma lui è troppo viscido anche per essere un fascista.

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  7. Sicuramente censura discutibile,i ma l'articolo in se non era male, argomenti già sentiti, e spesso da Bagnai, ma validi. Aspetto il post in cui Peter li smonterà...

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  8. ....in attesa del contro-post di Peter..

    ho letto il post di Greco. Stesso modo fuorviante di impostare la questione di Bagnai e stesso errore. L' errore consiste nel credere ( voler far credere ) che il rapporto debito/pil sia di per sé significativo ai fini di misurare la solvibilità di un paese. Non è affatto vero. Pensateci un attimo. Se io stato italiano mi faccio prestare 10 miliardi di euro e li impiego in modo improduttivo, può anche darsi che riesca, grazie al moltiplicatore keynesiano, a ricavarci più di 10 miliardi di crescita di pil e quindi riesca ad abbassare il rapporto debito/pil. Ma ciò non significa affatto che sia aumentata la mia solvibilità, tutt'altro. Insomma, quando un paese non ha la possibilità di monetizzare il proprio debito, ha solo due strade per aumentare la propria solvibilità: aumentare la propria capacità produttiva oppure ridurre il proprio consumo. Con Monti si è scelta evidentemente la seconda strada. Chi vuole, come fa Greco e come ha fatto Bagnai prima di lui, dimostrare che Berlusconi era migliore di Monti non può limitarsi a costatare il dato ovvio che con Berlusconi avevamo più crescita e più occupazione ( grazie, se ti indebiti..) ma dovrebbe dimostrare che Berlusconi sarebbe stato in grado di aumentare la capacità produttiva dell' Italia. Ora, dato che le ricette sbandierate da Berlusconi erano quelle tipiche di un liberista, è chiaro che Bagnai, che si definisce keynesiano e di sinistra, non solo non può ( perché non è vero ) ma, anche se potesse, non oserebbe mai provare a dimostrare che erano quelle giuste a rafforzare l'economia italiana. Che è cosa ben diversa dal generico "far crescere l'economia italiana". Essendo, al contrario, quest'ultima, cosa facilissima da ottenere semplicemente indebitandosi. Da questa contraddizione segue che tutta la narrazione di Bagnai e di Greco, pur partendo da dati di fatto inconfutabili, è, di fatto, molto semplicistica e fuorviante.

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    1. Ottima analisi, smonti l' idea che nella gabbia dell' euro la ricetta migliore fosse quella Berlusconiana e che questa fosse sostenibile.

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  9. Grazie, salutami la.Sicilia che tra un po' torno anche io in Calabria; detto ciò a me è piaciuto l' articolo di Greco, lo trovo n po' incompleto perchè può far passare il pericoloso concetto che l' euro fosse sostenibile con le politiche berlusconiane.

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