martedì 14 luglio 2015

Idee poche ma confuse. Chapter 4

Alberto Bagnai, 28 giugno 2015 :

"Tsipras dimostra abilità tattica: lascia la palla ai creditori, scaricando su di loro la responsabilità di una rottura. Questa ormai non è improbabile."

Alberto Bagnai, oggi:

 "Tsipras è il niente politico, è il vuoto torricelliano della politica europea."





15 commenti:

  1. Si potrebbe iniziare a prendere in considerazione la possibilità che le dichiarazioni riportate provengano da persone diverse, ancorché indistinguibili d'aspetto.

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  2. Il primo pensiero era anche mio, poi quando in effetti gli hanno detto "andatevene" si sono cagati sotto.
    Non è da escludere che non solo li abbiano invitati ad andarsene veramente, ma è verosimile che li abbiano minacciati più o meno velatamente di sanzioni e ritorsioni commerciali, la Grecia è uno stato piccolo ed economicamente debole non so se ce la farebbe con la dracma, considerando anche che non ha ricevuto uno straccio di solidarietà da nessun altro paese UE nè sostegno alcuno da quelli extra UE.
    Se è vero quello che penso, anche i rivoluzionari col culo degli altri non ne escono affatto bene, ed il livore nei confronti di Tsipras ne è la conferma, questi individui si accontentano di nutrire il loro ego del disprezzo per dei poveri cristi cui è mancato il coraggio di assumersi il peso di una decisione troppo grande per le loro spalle.
    Quando arriverà il nostro momento, ed arriverà, ne vedremo di gambine tremanti.

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    1. Caro Ippolito, non so. In parte comprendo la tua posizione, ma mi chiedo: cosa pensavano li attendesse gli Tsiprioti, una gita parrocchiale con annesso picnic?

      Tutto era così evidente: dentro, alle condizioni di Schauble e Merkel. Se non vuoi più l'austerità e vuoi sottrarti dal tallone degli strozzini UE devi uscire e farti una tua nuova moneta.
      Avrebbero avuto il tempo necessario per organizzarla.

      Se pensi che la gente non accetterebbe quel che tu devi sapere che è inevitabile, allora meglio che non ti candidi.

      Io la vedo così. Altrimenti quel che resta della sinistra fa solo la solita figura dell'invertebrato ipocrita, venduto al miglior offerente e sarebbe ora che basta, altrimenti tra un po' saranno tutti fascio leghisti.
      Ma forse è proprio questo che vogliono i partiti che un tempo forse erano di sinistra..

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    2. Io ci avevo sperato, Leo.
      Ammetto di essere un po' stronzo anche io, chi vive le situazioni dal di fuori non vive lo stato d' animo né conosce tutti i risvolti della trattativa reale.
      Non voglio scusare Tsipras che si è infilato in un vicolo cieco perchè non ha voluto vedere tutte le possibili vie di fuga, dico solo che bisognerebbe viverle le situazioni prima di dare giudizi sdegnosamente tranchant.

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  3. Sono d'accordo con Ippolito. Credo che abbiano veramente pensato ad un certo punto di poter trovare una soluzione nel farsi "buttare fuori", ma hanno trovato un muro troppo alto da scalare. Mi ha colpito che Tsipras abbia sentito la necessità di dichiarare di aver cercato aiuto invano al di fuori dell'EU. È molto difficile giudicare ma la mia personale impressione è che comunque il governo greco ne esca con dignità. Una dignità che io non ricordo di aver visto in Italia da non so quando. Consideriamo anche che Tsipras è stato democraticamente eletto.... Anche questo un lontano ricordo per il nostro Paese

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    1. Vero, sono rimasto molto colpito anche io da quelle affermazioni di Tsipras.
      Bisogna anche ricordare che non hanno mai avuto il mandato popolare per uscire dall' euro, e non è vero che speravano di perdere il referendum, se avessero voluto perderlo sarebbe bastato fare il referendum sulla permanenza nella.moneta unica.

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  4. PS: a onor del vero Illo è sempre stato scettico su syriza e Tsipras (ribattezzato con la solita eleganza trippas). Non ricordo le sue parole del 28 giugno, erano in un post su Goofy? Forse aveva umanamente sperato anche lui in una soluzione diversa e si era lasciato un po' andare....

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  5. @ Ippolito
    Tutti ci avevamo sperato, io per primo.
    Non è che la bandiera greca sul mio avatar c'è capitata per caso.
    Per il resto non so se ti riferisci a me, ma resto convinto che il politico sia tale perché sa fiutare l'aria che tira.
    E sono altrettanto certo fosse chiaro per chiunque volesse vedere la realtà della situazione, che le condizioni date erano tali da porre davanti a un bivio senza altre alternative o scappatoie.

    Torno a ripetere: dove credeva di andare, Tsipras, quando ha deciso di candidarsi?
    Davvero sperava di convincere i quisling UE che l'austerità è tanto ingiusta?
    Se così fosse, sarebbe alquanto presuntuoso, non trovi?
    E più ancora incosciente.
    Doveva sapere che lo avrebbe messo di fronte alle sue responsabilità e che quindi si sarebbe trovato a dover giocare il tutto per tutto.
    Ma non ne ha avuto il coraggio.

    Allora tanto valeva lasciare al loro posto Pasok e Nea Demokratia, che avrebbero spuntato condizioni meno disagevoli proprio perché non avevano la presunzione di voler rappresentare un'alternativa che all'atto pratico Tsipras non è stato capaci di dare.
    Causando appunto danno peggiore al suo popolo.

    Se vuoi fare il rivoluzionario, perché quella di Tsipras agli occhi del potere UE è una rivoluzione,volta a sovvertire l'ordine austeritario che esso è chiamato a imporre, con la forza se necessario, devi avere gli attributi per farlo.
    Se no è meglio che lasci perdere.

    La presunzione di certa pseudo sinistra di essere capace di riformare UE e moneta unica o solo che possa esistere una possibilità al riguardo è stata sconfessata duramente e a un prezzo carissimo. Che pra sono i greci a dover pagare. E con ogni probabilità tra un po' toccherà anche a noi.
    Ma se al riguardo si è dovuti arrivare alla situazione odierna, forse certe cose le si sarebbe dovute comprendere prima.

    La realtà dimostra che in certi ambienti ci si sia rifiutati di farlo per una mera forma di ipocrisia.
    Ovvero il rifiuto di ammettere il proprio errore e le conseguenze drammatiche che ha comportato.
    Che peraltro sarebbe stata la via di salvezza per il PD, previa doverosa e pubblica autocritica, dal divenire il simbolo della catastrofe deliberata per il suo stesso paese, a scopo di gestione del sottopotere in conto terzi.
    Simbolo del quale un numero sempre maggiore di persone vanno prendendo coscienza e non potrà che portare quel partito al destino che ha dimostrato di meritare.

    Detto ciò, continuo a ritenere che un buon politico dovrebbe mettere al corrente la base di cosa si ha di fronte, anche se ciò dovesse prospettare situazioni scomode, piuttosto che correre il rischio di essere accusato di aver voluto giocare sull'ignoranza e la credulità delle persone. Cosa che, sia avvenuta o meno, come vediamo ha condotto a risultati ancora peggiori.
    Se invece Tsipras non ha capito a cosa si trovava di fronte, beh, di mestieri ce ne sono tanti.

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  6. Capisco e rispetto il tuo spirito di corpo, ma ritengo che nessun osservatore in buona fede possa negare quel che ho descritto a proposito della pseudo sinistra.
    Mettendo da parte Tsipras e la questione greca, al riguardo rivendico il mio pieno diritto a essere sdegnato.
    Non nel senso che intendi tu, ma per le azioni di un branco di rinnegati, intellettivamente incapaci non solo di riuscire a pensare a un'alternativa alla dittatura del denaro. ma anche da capire che la loro resa e collaborazione ad essa avrebbe portato alla cancellazione del concetto stesso di sinistra. Persino in termini di valori, e alla sua identificazione come il peggio del peggio da parte della base che da essa ha compreso di essere stata tradita.
    Lasciando appunto le più grandi praterie alla conquista del fascio leghismo, come stiamo vedendo, mentre la parte ormai maggioritaria del paese si ritrova proprio a causa di quelle scelte senza più nepppure una rappresentanza politica.
    Davvero un gran bel risultato. Ma altro non poteva venire da decenni di negazione sistematica della realtà, di ipocrisia elevata a valore primario della propria azione politica e di collusione con lo storico nemico di classe e addirittura di servaggio nei suoi confronti.

    Tutto questo ha fatto il PD e ovviamente tale elencazione non ha nulla a che vedere con questioni e giudizi personali, che come sappiamo ci trovano d'accordo su molti aspetti.
    Ma sono altrettanto convinto che se ci si decidesse una buona volta a prendere atto della realtà, si potrebbero evitare danni peggiori per il futuro.

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    1. Vero, ma ti pongo la domanda cruciale: possiamo noi pretendere di decidere per il popolo greco? Tsipras ha tradito per insipienza noi o il popolo greco? Abbiamo il diritto noi di sentirci traditi ed a che titolo?

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    2. Ovvio che no, ma pensavo che dal commento postato il mio pensiero fosse chiaro.
      In quanto politico con ambizioni da premierato, Tsipras avrebbe dovuto prima di tutto analizzare a fondo la situazione di fronte a cui si sarebbe trovato e comprenderne le diverse sfaccettature.
      Tra le quali proprio l'impossibilità di una terza via tra austerità e uscita dall'euro.
      A quel punto avrebbe dovuto spiegare all'elettorato la realtà delle cose e su quella chiamarlo a pronunciarsi. Prima alle elezioni e poi al referendum.
      Innanzitutto perché si sarebbe risparmiato una calata di braghe che al momento appare come la campana a morto di qualsiasi ambizione euroscettica e avrebbe risparmiato al suo popolo l'infierire dei quisling UE al solo scopo di riaffermare l'inamovibilità del loro potere.
      E poi perché è mille volte meglio una sconfitta con onore alle elezioni o al referendum piuttosto che vincere nel modo in cui ha fatto, solo per trovarsi poi di fronte alla situazione che vediamo.

      Si dirà: si ma adesso l'UE ha disvelato tutto il suo contenuto assolutistico.
      Forse, ma per quanto? Già è iniziata la campagna mediatica atta a osannare l'imposizione di un diktat golpistico che si prende ipocritamente di far passare per accordo, con le Picierno, i Migliore e tutto il resto dell'accozzaglia collaborazionista che twitta a più non posso per sottolineare il suo servaggio vergognoso.

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  7. @ Valentina:
    senza che la cosa assuma una connotazione antipatica, proprio in questo blog è stato fatto notare che, sulla questione Tsipras, il profeta come al solito si è contraddetto.
    Per il resto valgono le considerazioni che ho appena inviato a Ippolito.

    Ciao ;-)

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  8. Leo, avevo capito il senso del post-:) comunque lungi da me il difendere Illo.
    Sulle considerazioni sulla sinistra credo tu abbia pienamente ragione. Riguardo Tsipras non credo che le cose siano così semplici: come dici giustamente veniamo da "decenni di negazione sistematica della realtà" e pensare che lui potesse parlare chiaramente in campagna elettorale mi sembra un po' utopistico. E vero anche che ha dato l'impressione di brancolare nel buio ma ha avuto il merito di provarci con i mezzi che aveva. Io resto convinta che avessero pensato ad un piano d'uscita.. E soprattutto con gli interlocutori che aveva. Perché credo sia più chiaro a tutti con chi abbiamo a che fare.
    E anche se nn siamo d'accordo, è un piacere leggerti:-)

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    1. Valentina, avevo capito perfettamente che non stessi dando ragione al profeta e a parte questo ti ringrazio delle tue parole. ;-)

      Riguardo all'altra questione, io la vedo così. Tra verità e menzogna purtroppo non ci sono vie di mezzo. O dici la verità oppure non la dici.
      Dirla molto spesso è scomodo ma necessario, tanto prima o poi viene fuori.
      Il bravo politico deve anche saper trovare il modo per dirla, soprattutto in un momento in cui è a capo di un paese che si sta giocando il tutto per tutto.

      Peraltro, nel momento in cui sottoponi un quesito le persone hanno la possibilità di rispondere in piena coscienza solo se hanno presenti i veri termini della questione. Altrimenti votano una cosa per un'altra e non mi sembra il caso.
      Magari perdi, ma hai la coscienza a posto.

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