domenica 19 luglio 2015

Coso e la Cosa


Chi sia Coso lo sapete già ma cosa sia la Cosa è più difficile da dirsi perché in realtà nessuno ha mai capito cosa sia veramente la Cosa. Molto genericamente si potrebbe dire che la Cosa è per definizione il partito della sinistra che tutti vorrebbero a propria somiglianza ma che non c'è.

Da alcuni mesi Coso ha in mente una Cosa, ne abbiamo già parlato , ma la faccenda ha preso una piega più decisa da quando Fassina ha lasciato il PD. Perché ?

Lo schema di gioco di Coso era il seguente :

1) convinco Fassina
2) Fassina butta fuori Renzi dal PD
3) il PD diventa No€
4) io divento un pezzo grosso del PD

Non ci credete ? Eppure è così:


Fase 2: dal PD se ne deve andare Renzi. E se ne andrà


Fase 4: "quando io sarò capolista del PD alle politiche"



Ho tralasciato di documentare la fase 1 perché è ben conosciuta e la fase 3 perché questo passaggio deriva automaticamente dalla fase 2.

 Purtroppo Coso è riuscito a completare solo la fase 1 ( anche se con risultati non del tutto soddisfacenti, vedi qui e qui ) perché l'uscita di Fassina dal PD ha mandato a gambe all'aria il suo progetto entrista ( per entrismo si intende "Tattica di chi teorizza la necessità di entrare nelle istituzioni o nei partiti per modificarli dall'interno, in funzione dei propri obiettivi" )

Se trasformare il PD in un partito euroscettico è diventata ormai un'impresa impossibile ( ma lo era fin dall'inizio, solo uno scemo poteva pensare di far diventare il PD un partito euroscettico) , non resta che attuare il piano B cioè a dire scommettere su una Cosa nuova.

Ecco spiegato il fermento di questi ultimi giorni con Coso che si attiva per dare spazio all'idea di un CLN euroscettico




e all'idea di una forza politica realmente antisistemica con un programma incentrato sull'uscita dall'euro e dalla UE.




Cosa abbia in testa Coso non è cosa facile da stabilire, abbiamo già visto che l'umore di Coso è mutevole e che la comprensione di ciò che legge è aleatoria ma conoscendo il personaggio è probabile che Coso non si esporrà in prima persona prendendosi delle responsabilità politiche dirette (come ha fatto Borghi) e tenderà a disconoscere progetti politicamente troppo caratterizzati (Coso non è un fesso, sa benissimo che aderire ad un progetto politico troppo di sinistra gli farebbe perdere i seguaci di destra, che non sono pochi).

Alcuni indizi, ad esempio questo




fanno pensare che Coso tenderà  ad avallare un progetto chiunquista rispetto al quale potrà figurare come una sorta di Padre Nobile, di teorico super partes,  in modo tale da poter conservare senza scossoni il proprio  business personale ( libri, interviste, articoli, convegni, comparsate TV) e far credere ai seguaci di destra e di sinistra di essere il Papa infallibile della Chiesa euroscettica.

P.S.  Ovviamente, è inutile dirlo, chi oserà avere delle riserve sulle parole sante del Papa di Pescara verrà scomunicato ipso facto, chi invece continuerà a dargli ragione ex ante ed ex post verrà benedetto e avrà un posto assicurato nel Paradiso dei Pippi.



38 commenti:

  1. Riporto gran parte di un mio commento al post "Faccia di bronzo" perché qui è molto più in topic.
    Credi che la situazione attuale sia questa, e anche sulla scorta di quanto dici, credo che lui si esporrà il meno possibile "partiticamente", lavorando sottotraccia solo per un seggio sufficientemente sicuro.



    Anche Badiale & Tringali li vede come il malato di Halzeimer, è il suo approccio con tutti.
    I due studiosi, a differenza dell'incurabile, possono essere recuperati quando fa comodo, dopo averli trattati come mentecatti e gettati in pasto ai seguaci.

    Fassina sta organizzando il suo nuovo partito con Civati e Cofferati. Hanno deciso che l'area eurocritica va inclusa, un po' come in Syriza. A Bagnai è stato assegnato il compito di aggregare quello che fino a ieri lui chiamava sarcasticamente il bar di Guerre Stellari.
    Si dev'essere sorpreso non poco di questo task, se su twitter si è lasciato sfuggire qualche frase di sconforto all'indirizzo di Pasquinelli, nonostante ce lo avesse di fronte al convegno informale di Fassina e D'Attorre giovedì 16 luglio a Roma. Dal vivo invece, per necessità, di fronte a tutti lo ha elogiato ripetutamente.
    Lo stesso ora con Badiale e Tringali. Come se non li avesse mai scaricati maleducatamente, ora li pubblica sul blog con sussiego ma senza riuscire a nascondere l'alterigia e il fastidio. Un po' come col chirurgo e il ferroviere dell'appello su Asimmetrie.
    Inoltre, con la sua doppiezza mai banale, fa quasi credere che glielo abbiano mandato loro l'articolo.
    Non pago della sua abilità nel mischiare galanteria formale e disprezzo reale, riesce a dire del pezzo dei due : "non ho tempo di leggere".
    Ma come? Fa un post sul suo blog, secondo in Italia per prestigio solo al 24Ore, lo intitola per bene e ci viene a dire che non l'ha nemmeno letto?
    Certo per lui è dura avallare, come lo sta constringendo a fare la realpolitk fassiniana, e insieme tenere la distanza abituale, il suo disconoscimento di arrivista verso coloro che ha usato.
    Ma è la partita del momento, le elezioni nazionali non sono uno scherzo. Bisogna superare, e anche bene, lo sbarramento del 3% per avere la manciata di seggi sufficiente a far entrare anche Bagnai, che finalmente potrebbe così terminare il frustrante pendolarismo con Pescara in cambio della più vicina e remunerata Piazza di Monte Citorio. E migliore sarà il loro risultato, rosicchiato un po' ai delusi di sinistra e un po' ai cinque stelle, maggiore sarà il successo delle destre di ritorno al governo.
    Un risultato ottimale per concionare dai salotti tv anche un po' sulla destra cattiva, non solo sull'uscita dell'euro sempre più necessaria, sempre più vicina. Sperando comunque che la legislatura duri tutti i cinque anni, perché così l'uscita si prepara meglio...

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  2. Impeccabile intervento. Proprio così. Da incorniciare.

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  3. Aggiungo che la causa noeuro ha bisogno di gente che aggrega e non divide, che ci crede e che possibilmente non sia divorata dall'ambizione e dalla voglia di rivalsa.

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  4. Notevoli, veramente notevoli sia il post di Yanez che il commento del Flauto, complimenti; ricordiamo però che l' ambizione politica non è necessariamente un peccato che anzi è una qualità necessaria per chiunque pensi di poter dare il suo contributo ad un progetto sincero; lo diventa ( un peccato )quando il progetto, la causa sono invece a servizio e strumento della ambizione politica.
    Purtroppo non è sempre facile distinguere tra i due comportamenti, alle volte non è facile neanche per l' agente politico stesso ed ambedue le consecutio possono essere vere in momenti diversi o felicemente convivere in persone particolarmente ispirate.
    A questa insanabile ambiguità il politico è soggetto, a volte vittima a volte colpevole a volte santo.

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  5. Vero Grimaldi, ma questa non è normale ambizione politica. E' arrivismo viscido ammantato di un elitarismo che malissimo si sposa con tutti i discorsoni di critica sull'euro fascista e metodo di governo. Per me è uno spettacolo ignobile.

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  6. L'ambizione politica non è un delitto.
    Qui parliamo di Bagnai che si fa passare come un disinteressato e nobile divulgatore, un perseguitato (da chi?) e quasi un educatore delle masse, Gli adepti, leggevo anche ora nei commenti a Badiale-Tringali, abbozzano ritratti alla Kim-Il-Sung.
    Invece.
    Bagnai ad un certo punto ha colto il suggerimento di mettersi a criticare l'euro. Ci ha costruito sopra un piccolo successo, è un bravo divulgatore. Ha sempre avuto come obiettivo quello di farsi una posizione politica, come in fondo si vede dal riepilogo svolto qui sopra da Yanez.
    Fa politica ma dice di non farla, "non per me ma per voi" è la cifra del ciarlatano che continuamente imprime alla sua narrazione. Bada al suo piccolo successo demagogico, altrimenti non sarebbe restato così facile e superficiale, a caccia dell'applauso, nel rapportarsi a tutta la vicenda greca, avrebbe fatto il "tecnico".
    A Bagnai non importa l'uscita dall'euro, della quale non ci ha ancora spiegato niente, importa avere un tema forte da cavalcare per farsi una posizione.

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    1. Condivido tutto però non è vero che non ha spiegato "niente" sull'uscita dall'euro. Diciamo che però tratta questo, che è il vero problema, molto meno di quanto non si dedichi alle polemiche utili ad emergere.

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    2. Cari Flauto e Pierre,
      riguardo all'uscita in rapporto al profeta, effettivamente lui non spiega nulla, proprio perché come dice Flauto gli importa soprattutto avere un tema forte da cavalcare. Non direi più per farsi una posizione, dato che quel traguardo in qualche modo lo ha raggiunto, quanto per rafforzarla vieppiù..
      Al riguardo la sua sovraesposizione mediatica ha raggiunto ormai vette fin quasi inverosimili. Ieri mattina ero in macchina, ho acceso la radio su una stazione a caso e me lo sono ritrovato a discutere sui soliti argomenti.
      Oramai sta dappertutto.

      Poi siccome sono uno che guarda ai particolari e in solo audio non mi era
      mai capitato, ho rilevato un aspetto che in video potrebbe forse sfuggire. Riguarda la particolare impostazione della sua voce, del tono e dell'espressione che conferisce al suo eloquio.
      Che sono di un artificioso particolarmente evidente, anche in confronto agli altri partecipanti al dibattito, lo speaker-moderatore e un giornalista di settore, la voce dei quali, sia pure improntata a quella certà "ufficialità" congrua al canale mediatico impiegato, era molto più naturale.
      Ora, non ho certo bisogno di attaccarmi al suo modo di porgere la voce per esprimere una critica nei suoi confronti, come è evidente dai miei commenti postati qui fino ad ora.
      Tuttavia sono convinto che si tratti di un elemento di contorno che ha la sua importanza per un giudizio nei suoi confronti, anche e soprattutto da parte di chi di economia non ne ha mai sentito parlare.
      Proprio perché una voce dall'impostazione tanto evidentemente studiata nella sua finzione, non può e non potrà mai essere quella di una persona che parla con sincerità, dal cuore, esprimendo fino in fondo il suo pensiero e più in genere ciò che ha dentro. Quindi non è quella di una persona credibile.
      Quantomeno per chi bada a ciò che ascolta senza limitarsi al mero significato delle parole che percepisce.

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    3. Detto questo, che per quanto mi riguarda è un ulteriore tassello di concreta importanza per una ricostruzione del personaggio di qualche completezza, c'è da considerare un altro elemento, che ritengo uno tra gli assi portanti della mia critica.
      Il profeta non parla mai dell'uscita dall'euro in termini concreti, ma solo del fatto che è necessario avvenga in base a una serie di motivazioni sulle quali invece definirlo logorroico è ancora poco. Perché egli sa perfettamente che le conseguenze da essa determinate, ancorché favorevoli al destino del paese in un'ottica a lungo termine, nel breve e nel medio causeranno un'emergenza tale da rendere ancora più severi i sacrifici delle stesse persone sulle spalle delle quali si sono scaricate non solo le conseguenze dirette della moneta unica, ma anche di quelle dei fenomeni che essa ha causato. Crisi economica, disoccupazione, precarizzazione di massa. distruzione del welfare e delle tutele sul posto di lavoro, abbattimento del potere d'acquisto della stragrande maggioranza della popolazione, crescita della povertà a livelli mai più sperimentati dal dopoguerra e così via.
      La testardaggine con cui i pariti di governo hanno trascurato tali conseguenze e addirittura fatto in modo che si acuissero, nella loro dissennata volontà di obbligare il paese a rincorrere il passo imposto dalla moneta unica e da tutti gli scenari sempre più degradati che essa ha comportato, ci hanno portato ormai a un livello tale che qualsiasi altra ulteriore esasperazione delle condizioni di vita attuali non solo non troverebbe più i margini materiali sui cui materializzarsi, ma potrebbe dar luogo a reazioni di entità difficilmente prevedibile.
      Il gestore del sito pippero sa prefettamente che sarebbe proprio questo il contesto che si verificherà per i primi anni successivi all'uscita dall'euro. Quanti sarebbero, tre , quattro, cinque, chi può dirlo?
      A tali conseguenze si andrà ad aggiungere l'azione delle classi sociali che più di tutte hanno ricavato vantaggi economici e di potere dalla moneta unica, che oltre a non volerli perdere a nessun costo, li utilizzeranno logicamente proprio per accrescere il loro predominio sociale. Il che non potrà che causare un ulteriore aggravarsi del malessere nei ceti subalterni.
      Essendo questo lo scenario inevitabile in conseguenza di un eventuale abbandono della moneta unica, è evidente che egli faccia di tutto per tenerlo nascosto e far si che non si faccia ad esso il benché minimo riferimento, dato che sa benissimo, che nel momento stesso in cui il suo seguito prendesse coscienza di ciò che lo attende in conseguenza di quanto egli va predicando, si scioglierebbe come neve al sole primaverile.
      Gli resterbbe a fianco solo la parte più credulona dei suoi adepti e di conseguenza tutto lo sforzo che ha profuso negli ultimi anni diverrebbe il proverbiale pugno di mosche.
      Dunque, egli è costretto a continuare nel diffondere le sue teorie facilone, dunque a mentire ai suoi seguaci e al pubblico che ha di fronte.
      Altro non può fare, pena il suo suicido a livello politico e accademico, quindi sociale ed economico: i quattro pilastri su cui si regge la fiction che ha costruito e allo stesso tempo ne rappresentano gli scopi.

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  7. Dalla pagina FB Er Ducetto de Pescara:

    Le seguaci der ducetto
    son mitissime colombe:
    voglion solo che si muoia
    per sputarci sulle tombe

    han per lui l'infatuazione
    uomo solido e potente
    ma quando poi s'arriva al dunque
    non si becca un accidente

    er ducetto è rinomato
    con la sua grande cultura
    ma de fisico non regge
    pe andà in fondo all'avventura

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  9. ma chi è che paga le trasferte del prof. ?

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  10. Se uno è invitato come relatore, di solito gli organizzatori pagano la trasferta.
    Bagnai però chiede un cachet, ne abbiamo acccenato a margine del suo post sul "millino" (alludeva ai mille euro, cifra - credo minima - che era solito chiedere oltre a viaggio e alloggio).

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  11. Peter?
    C' è l' articolo di Cesaratto su Sollevazione in cui parla di Von Coso.

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  12. Sì, ho visto ma ho dovuto perdere di nuovo del tempo con Pietro Giannezzi

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  13. Porc' ma togliti da twitter li sono tutti malati, è una cosa da pazzi

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  14. Sì Peter, però stroncalo :-)
    Non hai bisogno di certificare alcuna competenza. Le tue osservazioni sono discutibilissime ma se reggono razionalmente, basta e avanza. Infatti Bagnai evita il merito.
    Intanto gli rode e teme la circolazione delle critiche. Il fatto che torni così insistente su di te o che scateni la muta, persino il caporal-mastino, nei confronti di Pistone (dandogli visibilità) è segno di nervosismo. ..Mi direte: quando mai non ha dato segni di nervosismo?

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  15. Dovresti guardare il twitter di Leo stesso, ha fatto il collage di alcuni insulti che i mastini/fake (pagati? mistero) di Bagnai gli hanno rivolto.

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  16. Grazie per la segnalazione, Flauto.

    Al riguardo ricordo ai lettori che i tweet che riguardano er ducetto sono visibili sulla pagina FB Er Ducetto de Pescara e per condivisione sulla mia.

    In tutta sincerità non so se quelli che tu definisci correttamente mastini/fake siano pagati.
    Tendo a pensare siano soltanto il risultato del progetto autocratico di er ducetto.
    Che fa di tutto per fanatizzare i suoi seguaci. Che così progono all'opinione pubblica un'immagine di sé stessi, e di conseguenza di tutto il movimento euro-scettico, come di persone esaltate, incapaci di calibrare le loro reazioni a ciò che le ha originate e tendenzialmente violente.
    Al momento solo sul terreno del virtuale, ma chi si sentirebbe di scommettere che una volta passati a quello materiale il loro fanatismo non trascenderebbe in manifestazioni più concrete?

    Il profeta del resto è persona che seppure instabile è culturalmente attrezzata a sufficienza per comprendere fino in fondo le conseguenze delle proprie azioni. E dal momento che prosegue imperterrito sullo stesso registro, che anzi ultimamente sembra abbia provveduto a esasperare, ne consegue che a lui sta bene così e chissà, forse è proprio questo lo scopo che si prefiggeva.

    Detto questo, mi sembra forse più significativa la figura di Burchiello. Su twitter ha pubblicato 95 messaggi, a occhio e croce proprio quelli che ha inviato a Peter.
    Ne consegue che il suo account è stato aperto alla bisogna, mentre dal suo avatar traspare la volgarità insita nei modi der ducetto e dei suoi seguaci, tale ancora una volta da sconfinare anch'essa in una forma di violenza tutt'altro che velata.

    Interessante notare anche il vuoto sostanziale di argomentazioni a sostegno della sua critica, dato che viene portata avanti fino all'ossessione la questione della competenza.
    Come se per criticare Renzi ci fosse bisogno di un ex presidente del consiglio.
    Quindi ancora una volta er ducetto che proclama la sua democraticità produce seguaci che di essa ignorano persino i fondamentali. Altro elemento interessante da analizzare.
    Certamente i seguaci fanno numero e funzionano bene per il manganellaggio mediatico per cui er ducetto li adopera, sottolineando ulteriormente democraticità della sua prassi, ma quanto a raziocinio stanno sottozero.

    Ma del resto se ne fossero provvisti sia pure in minima parte non avrebbero quale idolo uno che li percula quotidianamente.

    Al riguardo resta sempre irrisolto il quesito riguardante la loro identità: non potrebbero essere allievi der ducetto in quel di Pescara, che offrendo i loro servigi si attendono di ricavarne un percorso più scorrevole verso la loro meta?

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    1. Dalla mole di "lavoro" si può supporre che almeno due attivisti siano pagati, se non tre. Che lo sia uno (non parliamo di ricercatori) è un fatto di pubblico dominio.
      Una o due altre persone possono gestire decine di account falsi con facilità. Osservando al volo qualche caso di attacco intensivo su twitter, ho individuato almeno 15 profili falsi (saranno senz'altro di più) destinati
      1) a veicolare ed elogiare il verbo di Bagnai e ciò che gli è funzionale
      2) ad aggredire e diffamare, secondo le esigenze di Bagnai.
      Questo lavoro serve anche a trainare, motivare e orientare gli utenti reali e può avere un discreto effetto moltiplicatore.
      Bagnai affetta spontaneità, sincerità, sentimento, tutto l'armamentario del teatrante e si dedica con attenzione a questi accorgimenti.
      Anche il fatto che non tralasci contestatori minimi, talvolta calandosi lui dietro i fake, denota ossessione per la pulizia della sua immagine.
      Buchiello è Giannezzi, twitter permette il morphing dell'account.

      Quanto alla violenza e alle sue manifestazioni concrete: è limitante pensare alla violenza fisica, perché violenza (e reato) sono già molte manifestazioni di Bagnai e dei suoi che riscontriamo in rete. Reato sono le diffamazioni e le minacce, che profondono senza risparmiarsi, nero su bianco. Non passa giorno in cui si resterebbe a mani vuote, volendo raccogliere tra i bagnanti gli elementi di denuncia.

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  17. Il fedele der ducetto
    non si dica ch'è esaltato
    se non credi come lui
    vuole sol tu sia ammazzato

    [Senza patria BBB- @Aristopaco
    @Leo_Pistone @kuball @pdnetwork
    ommemmerda fascio-piddino, spero vi ammazzino tutti, presto]


    La reazione dell'adepto
    sempre è sproporzionata
    qual miglior dimostrazione
    di mente corta e soggiogata

    [Senza patria BBB- @Aristopaco
    @Leo_Pistone
    a te interessa solo questo, sarai mica uno spartano, la tecnica è quella, MERDA

    Giulo Ros @Giulio_ros
    @Leo_Pistone
    ti tocchi pensando a lui, vero?

    Senza patria BBB- @Aristopaco
    @Leo_Pistone @kuball @pdnetwork
    ok, vaffanculo, povero cojone fascista]

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  18. Nel frattempo Luciano Gallino ha cambiato idea sull' euro e sull' Europa e la espone con la stessa lucida autorevolezza con cui fino a loco tempo fa sosteneva il contrario.

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    1. Gallino aveva proposto, qualche tempo fa,insieme ad altri, che l' Italia emettesse una moneta parallela all' Euro. Un po' come Schauble ha proposto alla Grecia. Bagnai non ha degnato di un commento quella proposta. Eppure, cosa dovrebbe fare un tecnico se non fornire consulenze tecniche sulle varie opzioni politiche possibili ? Personalmente poi credo che quella indicata sia l'unica strada percorribile. Mi ricordo che qualche hanno fa sottoposi pubblicamente una proposta del genere al prof., ricevendone "ovviamente" i soliti insulti.

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    2. Una moneta parallela che lasci il debito in euro?

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    3. @ Gaspare
      Se Gallino ha detto qualcosa di buono, perché mai Bagnai dovrebbe riferirlo, nel momento in cui ha deciso di attaccarlo, per tenere alto lo share della sua politica-spettacolo?
      Avete mai trovato un attacco personale di Bagnai che non fosse palesemente viziato, se non diffamatorio?

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  19. sì, ma questo significa lasciare in euro anche i risparmi degli italiani. Insomma, sarebbe come dire: ci siamo sbagliati, torniamo indietro, ma affrontiamo le conseguenze delle nostre scelte. Non potrà mai esserci un'uscita concordata se il debitore si riserva il diritto di svalutare ad libitum il debito.

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    1. È la soluzione Mosler, sono molto perplesso.

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    2. scusa, cos'è che ti rende perplesso ? Lo chiedo senza polemica, solo per approfondire.

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    3. scusa, cos'è che ti rende perplesso ? Lo chiedo senza polemica, solo per approfondire.

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    4. Sono perplesso non critico,i risparmi resterebbero in euro, le tasse le pagheresti in nuova moneta giusto? I debito privati e pubblici?

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    5. sì le tasse nella nuova moneta, i debiti pubblici in euro, i debiti privati nei confronti di soggetti esteri in euro, i debiti privati tra soggetti dello stesso paese verrebbero regolati da ogni paese come meglio ritiene.

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    6. E secondo.te.può funzionare, ti ricordi i mutui in ECU?

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    7. non so se può funzionare. I tecnici servirebbero proprio a questo, cioè a dare un parere tecnico, possibilmente in contraddittorio con altri tecnici. Probabilmente sarebbe necessario un intervento dello stato sui mutui. A me sembra politicamente la proposta più percorribile e anche quella moralmente più sana.

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    8. Si, per lo meno quella più originale e per alcuni aspetti controintuitiva.

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  20. ...soprattutto questa soluzione avrebbe il vantaggio di rendere possibile che il processo di uscita si svolgesse in maniera trasparente e democratica, con i necessari tempi di elaborazione politica e tecnica, senza dover temere fughe di capitali e astensione generalizzata dai consumi.

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  21. Dalla pagina FB Er ducetto de Pescara:

    Er ducetto contro l'euro
    dichiarato ha la crociata
    ne fa un fine di esaltati
    affinché sia screditata

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