giovedì 25 giugno 2015

Ulisse di Peskara ed i cavalli di Troika

Immagino che conosciate l'Ulisse di Itaca (il più astuto dei Greci) e la storia del cavallo di Troia. Suppongo che abbiate capito chi sia l'Ulisse di Peskara (secondo gli adepti il più astuto degli Italiani) ma forse non è ben chiara l'allusione ai cavalli di Troika. Pensateci un attimo, è facile ... avete capito ? No ? Allora ve lo dico io : i cavalli di Troika sono Fassina e Salvini. Fassina e Salvini sono i due cavalli di legno ( ma sarebbe meglio dire teste di legno) con i quali l'Ulisse di Peskara pensava di poter espugnare la Troika.

Ma tra l'Ulisse di Itaca e l'Ulisse di Peskara c'è una grossa differenza : l'Ulisse di Itaca riuscì nell'impresa mentre lo stratagemma dell'Ulisse di Peskara non sta funzionando.

Fassina, uscendo dal PD, rischia molto sul piano politico, lo ha detto anche l'Ulisse di Peskara in un raro momento di lucidità





Ma il rischio che Fassina venga marginalizzato non è il vero problema per l'Ulisse di Peskara, il vero problema, quasi uno smacco, è che Fassina, uscendo dal PD, sta andando incontro a Civati  e Cofferati




Sulla questione dell'€ sia Civati che Cofferati hanno posizioni ben lontane da quelle di Fassina

Questo è Fassina


Questo è Civati





Non si capisce che tipo di soggetto politico possa nascere se su una questione così importante ci sono divergenze abissali fin dall'inizio.  Inizieranno a litigare fin da subito ? E' possibile ed è pure probabile ...


Ma l'Ulisse di Peskara sta perdendo anche l'altro cavallo di Troika, quello che fino ad ora gli ha dato le maggiori soddisfazioni





Alcune esternazioni recenti e recentissime, ad esempio questa



oppure questa 


oppure questa




inducono a credere che nei prossimi mesi l'euroscetticismo leghista assumerà toni che non piaceranno all'Ulisse di Peskara.

La domanda è : che farà il Nostro nei prossimi mesi visto che non potrà cavalcare i cavalli di Troika che aveva scelto per la sua crociata contro l'€ ?

63 commenti:

  1. I timori sul destino politico di Fassina sono fondati, ma se fosse rimasto nel PD non avrebbe avuto nessun futuro. Eppure le ultime uscite critiche di Renzi sull' Europa ed un crescente euroscetticismo nella base del partito avrebbero consigliato un atteggiamento più attendista; in realtà ha preferito cogliere la palla al balzo del malcontento degli insegnanti: l' ultimo treno utile per smarcarsi non solo sulla moneta unica.
    Il problema delle alleanze è serio, ma ci sono alcune considerazioni da fare, in politica si sa, l' animo umano si corrompe facilmente e le opinioni cambiano rapidamente.
    Solo un anno fa ho avuto modo di discorrere brevemente con Civati che bollava come follia l' idea di uscire dal partito...
    Cofferati è una persona intelligente e sa che tra lavoratori e disoccupati il disincanto nei confronti del sogno europeo cresce giorno dopo giorno.
    Per quanto riguarda gli tziprioti italioti c'è l' abbiamo più dura, ma... Se ci sono oggi una seria opposizione all' Europa ordoliberista ed un pericolo reale per la moneta unica questi hanno il volto di Tsipras e Varoufakis, non certo quello di Salvini o della Le Pen e men che meno quello di Bagnai.

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    1. Ussignur! ho scritto "c' è l' abbiamo", non oso immaginare cosa sarebbe successo nel blog di Illo.

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    2. Saresti stato esposto al ludibrio dei fanatici urlanti, mentre il profeta ne avrebbe approfittato come sempre per farsi bello alle tue spalle. E sottolineare per l'ennesima volta lo splendore, la grandezza e la fama del suo ego, del quale egli è in perenne contemplazione.

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  2. Diavolo di un PD, esci dal corpo di Grimaldi!!!
    Qui a Castro dei Volsci c'è una prestigiosa e antica "scuola" di esorcisti e fattucchiere: che faccio, mi metto in contatto?

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    1. se mi trovi un esorcista che mi impedisca di scrivere : " .. c' è l' abbiamo..." prendimi pure l' appuntamento

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    2. Ippolito, vedo che sei diventato decentemente "pubblico", potresti tornare a commentare sul mio blog. Saresti il benvenuto. Tra l'altro nell'ultimo post, e vedrai i prossimi, si parla di piddinume... :-)

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    3. Grazie Fiorenzo, se riuscirai a sopportare qualche mia scemenza, lo farei volentieri.

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    4. Ho idea che per liberare Grimaldi dal piddinismo che lo domina e lo opprime, più che un esorcista ci voglia un esorciccio.

      https://www.youtube.com/watch?v=UCW193egR2A

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  3. Una domanda Yanez: perché non impari a mettere correttamente la punteggiatura? Lo spazio NON va così:

    La domanda è : che farà il Nostro nei prossimi mesi visto che non potrà cavalcare i cavalli di Troika che aveva scelto per la sua crociata contro l'€ ?

    Ma così:

    La domanda è: che farà il Nostro nei prossimi mesi visto che non potrà cavalcare i cavalli di Troika che aveva scelto per la sua crociata contro l'€?

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    1. A parte la punteggiatura, sul resto che mi dici ? ILLO rimarrà solo o farà una capriola delle sue ?

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    2. Dammi un po' di tempo. Sono inseguito da una muta di problemi...

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    3. Caro Yanez, cari gufetti, eccomi qui. Il tema che solleva lo "spiaggiamento" di Illo investe questioni più generali, sulle quali mi diletterò a sproloquiare in questo spazio di libertà dedicato alla nostra spasimante delusa.

      Sapete, la Storia assomiglia a una reazione nucleare: ci vuole il posto giusto, il momento giusto e... le giuste particelle. Solo che le giuste particelle arrivano un po' a caso, e diciamo che ognuna di loro ha una certa sezione d'urto, cioè una probabilità di fare scattering o di fondersi.

      Qualche anno fa (per essere più precisi intorno alla metà del 2012) era il momento giusto; il posto giusto era l'Italia, l'anello debole del progetto unionista; le particelle provenivano dall'ambiente esterno ed erano, in questa stupida analogia, quei soggetti che, per primi, per caso o per altre ragioni, si trovavano a transitare nel punto di reazione nel momento giusto. Ecco allora i Pasquinelli, i Donald, i Bagnai, i D'Andrea, i Fusaro, i Barra Caracciolo, i Rinaldi... ma anche altre particelle di minore energia come gli Istwine, le Carmen, i clack... e per finire perfino le particelle lentissime tipo i Fraioli. Insomma, tutti lì a cercare di attivare la "grande reazione".

      Oddio, c'era anche un Fascio guidato di particelle collimate che, da tempo, insisteva sul bersaglio, le m5s, ma queste in realtà volevano attivare un altro tipo di reazione, e pare che ci siano anche riuscite. Le altre particelle invece no, non ci sono riuscite. Perché?

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    4. La domanda è esattamente questa: cosa è mancato alle particelle non-m5s per riuscire ad innescare la "loro" reazione? E' accaduto che, per un effetto quantistico del terzo ordine, sul quale non vi ragguaglio perché siete troppo ignoranti per capire, una di esse, la "particella Bagnai", ha improvvisamente incrementato la propria sezione d'urto, anche grazie al momentaneo "accoppiamento quantistico" con l'infima particella Fraioli (ma non solo). Quando la fase dell'accoppiamento quantistico si è esaurita la particella Bagnai aveva ormai una sezione d'urto spettacolare, tale da competere con il Fascio guidato di particelle collimate m5s. Di conseguenza la sua traiettoria è risultata quella a maggiore probabilità. Tutte le altre particelle, con l'eccezione del Fascio guidato di particelle collimate m5s, hanno tentato di "accordarsi" con la sua traiettoria, ma purtroppo questa si è rivelata essere troppo poco deterministica, a dispetto della sua ormai ragguardevole massa. Questo comportamento non era in accordo con la teoria, ragion per cui si sono fatti avanti alcuni illustri teorici che hanno tentato di spiegarne il comportamento ipotizzando la presenza di "variabili nascoste". Nacque così la teoria "Bagnai sa quel che fa", che ebbe per lungo tempo un notevole successo.

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    5. L'indeterminatezza di una traiettoria che avrebbe dovuto essere "classica" da parte di una particella che, per la sua massa, avrebbe dovuto averla (per effetto, lo ricordo, di strani accoppiamenti quantistici del terzo ordine con alcune particelle infime che casualmente transitavano nel punto di reazione) ha finito con il provocare il collasso delle forme d'onda di tutte le altre, ad eccezione ovviamente del grosso Fascio di particelle collimate m5s. Nel vuoto quantistico che si è venuto a formare è emersa dal nulla, secondo alcuni per un effetto quantistico, per altri perché emessa da una sorgente esterna, la "particella Salvini" che, reagendo con l'ormai massiva "particella Bagnai", ha creato un buco nero nel quale rischiano di precipitare tutte le altre, con l'eccezione del solito Fascio guidato di particelle collimate m5s che continua, imperterrito, per la sua strada. Forse perché, come sostengono alcuni teorici eterodossi, è alimentata dall'energia proveniente da un universo parallelo (GAIA?).

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    6. Per quanto tempo siete rimasti entangled?
      Quando è collassata la funzione d' onda di Clack?
      A proposito c' era anche lui?
      Mi piacerebbe ascoltare anche la sua versione.

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    7. Tutto il sistema (con l'eccezione del "Fascio guidato di particelle collimate m5s") è ancora entangled. Nulla può dirsi della particella Salvini, perché si trova al centro del "buco nero. Come sai non disponiamo di una teoria quanto-relativistica di campo padano.

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    8. Per me è come un fratello ormai... Anzi una sorella... come Tisifone.

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    9. Scusa Fiorenzo, a parte il fatto che la teoria "Bagnai sa quel che fa" è ormai obsoleta e va sostituita con il postulato "Bagnai non capisce una mazza di politica", vorrei farti notare che nella tua analisi manca una valutazione riguardo all'interazione tra la "particella Fassina" e la "particella Bagnai". La mia ipotesi è che anche la "particella Fassina" stia per finire nel buco nero, tu che dici ?

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    10. Sì, l'enunciato "Bagnai non capisce una mazza di politica" è ormai assurto al rango di postulato, almeno nell'ambito delle teorie simmetriche (non così per la scuola a/simmetrica).

      Comunque hai pienamente ragione, avevo dimenticato il ruolo della "particella Fassina" perché non si hanno ancora evidenze sperimentali del fatto che sia "dotata di massa". Sappiamo solo che è un prodotto di decadimento del piddinium e che il suo ruolo, finora, è stato marginale. Tieni presente il principio di esclusione di Pauli: se avesse una massa dovrebbe rispettarlo. Ma ha una massa?

      Non so se possa finire nel "buco nero, questo dipende dalla dinamica futura del sistema. Chiedi troppo a un ingegniere di Castro dei Volsci!

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    11. Diciamo che nel 2012 ero tra quelli che da qualche tempo avevano compreso le dinamiche conseguenti alla moneta unica e le logiche che ci avevano portato al suo interno.
      In particolare grazie al testo di Barnard, che avevo letto poco dopo la sua pubblicazione iniziale. Per una serie di circostanze che non sto a elencare, avevo potuto verificare che nel paese c'era qualcosa che non andava a livello economico già un paio di anni prima dell'inizio ufficiale della crisi avendone dovuto sopportare in prima persona le conseguenze. Pertanto in qualche maniera ero favorito rispetto ad altri nell'accostarmi alla materia e nel voler cercare di comprenderne cause e meccanismi Quindi nel 2012 da un lato mi prodigavo nel cercare di far comprendere anche ad altri la situazione in cui ci trovavamo, con il risultato di farmi guardare quasi sempre come uno fuori di testa, e dall'altro avevo estremo interesse per qualsiasi entità esprimesse una critica alla moneta unica e al sistema che la riguardasse. il tutto mentre sugli spazi di discussione pubblica mi trovavo sempre più spesso a combattere battaglie solitarie o quasi contro gli assertori della moneta unica, allora dominatori assoluti del campo, e di conseguenza più di qualche volta a difesa dello stesso profeta.
      Tuttavia nei confronti suoi, e del resto dell'area che a lui fa riferimento avevo già da prima di allora varie perplessità, per i motivi noti che quindi non sto a ripetere. Inoltre credo che in quel momento avessi già acquisito da parte di Barra Caracciolo il primo dei riconoscimenti che costituiscono l'elemento sostanziale del mio curriculum anti-euro, e di cui sono più orgoglioso. Il che andava per forza di cose ad accrescere e a giustificare ancor più i miei dubbi.
      Nel periodo successivo sono andati ancor più aumentando, anche per il sistematico censurare da parte del profeta i miei commenti, probabilmente perché macchiati dal peccato irredimibile di eterodossia nei confronti della sua personale dottrina. Dubbi che poi hanno trovato la conferma nel momento in cui ho potuto conoscere il profeta di persona e allo stesso tempo sperimentare le sue particolari modalità relazionali con chiunque egli giudichi non in grado di favorire gli scopi della sua scalata-revanche.
      Gran parte di quelli residui, pochi in verità, è stata dissipata in occasione della presentazione del Manifesto di Solidarietà Europea, del quale un mio resoconto è stato pubblicato su CDC. Il suo tenore mi ha definitivamente attirato le ire del profeta, anche se non ho fatto altro che riportare l'accaduto per come l'ho visto e le mie impressioni al riguardo.
      Dunque alla prima occasione, verificatasi in occasione di un commento da me inviato, ho ricevuto la conferma definitiva alla carica già attribuitami da Caracciolo, entrando così anche a livello ufficiale nel cosiddetto club degli sfanculati, altro elemento essenziale del mio curriculum. Segnatamente della parte che mi rende più orgoglioso.
      Già, perché mentre i seguaci fanno di tale status un capo d'accusa meritevole della condanna definitiva e senza possibilità di condizionale, dal mio punto di vista è anch'esso un elemento da rivendicare con estremo orgoglio in quanto prova di coerenza e rigore ideologico-comportamentale.

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    12. Grazie Clack, mi puoi dire più nel dettaglio in cosa consistono le peculiari modalità relazionali del nostro nei rapporti interpersonali?

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    13. Beh, conoscendolo come noi lo conosciamo non è che ci sia molto da dettagliare.
      Diciamo che nei rapporti interpersonali indulge nell'uso delle medesime modalità che gli sono abituali in ambito virtuale. Ovvero quelle che comprovano la sua cafonaggine.
      Ma mentre sul virtuale a certe cose si può attribuire un significato più sfumato, dal vivo assumono tutta la carica che da molti viene giustamente riconosciuta.
      Soprattutto quando, orgoglioso delle sue prodezze, si gira tutt'intorno per vedere la reazione degli astanti, che da parte loro curano di farsi trovare regolarmente girati da un'altra parte, proprio a simboleggiare il loro disinteresse.
      Dopodiché non passano 5 minuti che si azzerbina in maniera se possibile ancora più patetica nei confronti del primo "potente" che capita. Fosse pure un ex-ministro ormai fuori dai giochi che contano.
      Inutile dire che a viverle di persona, si tratta di scene davvero penose, che pongono nella giusta luce l'immagine che il nostro da di se stesso.

      Anche di questo mi sembra di aver già parlato.

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    14. Io l'ho frequentato "di pirsona pirsonalmente" solo in occasione del "Viaggio con Goofy" e devo dire che, in quell'occasione, si comportò in modo esemplare. Qualche mese dopo, in occasione di un incontro con altri commentatori in un ristorante alla Garbatella, fece un po' troppo la bella figa, ma ci poteva ancora stare.

      La prima volta che si comportò da cafone emerito fu quando mi chiese di fargli il post trattamento dei grafici del TDE (didascalie, freccette etc..). Solo che io avevo una versione vecchia di Office la cui risoluzione era bassa, per cui i grafici che ottenevo risultavano più sgranati degli originali. Una cosa alla quale avrei potuto rimediare facendo il lavoro sul computer di un amico, ma le cose andarono diversamente: mi telefonò infuriato, gridando come un ossesso che ero un dilettante che si spacciava per informatico etc. etc.; questo accadeva poche settimane prima del litigio definitivo, per gli ormai noti motivi (bagnaipensiero).

      In ogni caso: che noia!

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    15. I disturbati patologici in molti casi rivelano la loro essenza solo dopo tre o quattro occasioni. E quando si sentono sicuro che non avranno danni dall'essere odiosi.

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    16. Già fatto Lamboria! L'ultimo scambio di email risale all'otto agosto 2014 allorché, in risposta a un suo messaggio nel quale se la pigliava con me per un articolo del marxista dell'Illinois n°2, gli scrissi che, da quel momento in avanti, ogni nostro scambio di opinioni avrebbe dovuto avvenire rigorosamente in modo pubblico. Da allora non ha più scritto, e di ciò sono oltremodo felice.

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    17. Che tristezza, ancora peggio di quello che avevo intuito, anche Pierre ha avuto esperienze personali?
      Chi altri?

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    18. D'accordo la punteggiatura, se si ha ragione si ha ragione e punto. Peraltro con Illo anch'io ho una certa avversione per chi non ne conosce il corretto utilizzo, mi viene da pensare: ma questo qua dove cazzo le ha fatte le scuole elementari? In Papuasia (con tutto il rispetto)? Ma se parli di punteggiatura, se sei laureato e non hai trent'anni (perché ormai si laureano i peggio ignoranti, e sembra che la conditio sine qua non sia non conoscere l'italiano), se fai l'insegnante di mestiere (e capirai, la scuola sta ridotta a un cesso per colpa di farmacisti e infermieri...), come cazzo fai non dico a scrivere, ma solo a pensare un'espressione non solo così sgrammaticata, ma così cacofonica come "AVREBBE DOVUTO AVVENIRE"? Speriamo almeno che i tuoi studenti non leggano....

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    19. È vero, ho sbagliato, capita. Non so perché ma ho preso questa abitudine di usare il verbo avere coniugato in alcune forme con verbi intransitivi come andare, venire...
      O forse lo so: dalle parti della Ciociaria è un errore comune.

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    20. Comunque sono andato a controllare, e sembra che lo stile "ciociaro" possa anche andar bene. Da Treccani.it: «La norma prevede la possibilità di una deroga. Si può cioè usare l’ausiliare avere se il verbo retto è intransitivo: «ho dovuto venire/uscire/partire ecc.» è ammissibile quanto «sono dovuto venire/uscire/partire». Luca Serianni, nella sua preziosa Prima lezione di grammatica (Laterza, 2006), ci ricorda che Luciano Satta aveva già raccolto, in Matita rossa e blu (Bompiani, 1989), numerosi esempi tratti da valenti scrittori italiani (Maraini, Citati, Magris, Eco, La Capria) che documentavano l’uso dell’ausiliare avere (per il servile) con verbi intransitivi. Inoltre, se l’infinito è essere, l’ausiliare del verbo servile è avere («avrebbe potuto essere il migliore»). In caso di infinito passivo, l’ausiliare è quello proprio dei verbi transitivi, cioè avere («avrebbe dovuto essere lodato»).
      L’uso di avere se il verbo retto è intransitivo si sta allargando. Serianni spiega questa linea di tendenza con ragioni di economia linguistica in via di affermazione: 1. l’uso di avere consente di eliminare la preoccupazione per l’accordo: «le ragazze sarebbero dovute partire» / «le ragazze avrebbero dovuto partire»; 2. il verbo servile, se usato da solo, vuole l’ausiliare avere e tende a imporre questa scelta anche quando regge un infinito: «hanno provato a uscire prima, ma non hanno potuto», da cui la propensione a dire «non hanno potuto uscire prima»; 3. l’ausiliare avere è già obbligatorio nel caso in cui con l’infinito si combini un pronome atono: «non ho potuto venirci»; se invece il pronome atono viene prima delle forme verbali, si ricade nella regola generale che impone essere: «non ci sono potuto venire»
      .

      In ogni caso, io ho corretto Yanez perché i suoi errori di punteggiatura sono sistematici, non mi sognerei certo di andargli a sottolineare un errore di scrittura occasionale, e certo non lo farei con tono da professorino. E' bene che i commenti in un blog siano scritti in buon italiano, ma è anche vero che si tratta di una forma comunicativa molto vicina al dialogo verbale, ragion per cui eventuali errori vanno valutati in questa prospettiva.

      Comunque grazie, mi hai offerto l'occasione per approfondire. E' sempre bello imparare ed, eventualmente, correggere i propri errori. In futuro cercherò di ricordare che si dovrebbe dire "sarebbe dovuto avvenire" ma, se disgraziatamente dovessi continuare a sbagliarmi per inveterata abitudine, non ne farò un dramma.

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    21. Caro Fiorenzo apprezzo le tue risposte, nelle quali trovo che molte siano le cose giuste e diverse quelle errate. Tra le prime il fatto, che ignoravo, che in Ciociaria si parli in tali termini, perché tu parli così; ti rimando ad un tuo commento del 22 giugno scorso ore 00:11 nel quale scrivevi al secondo capoverso l'orrida espressione : 'Come avrebbe potuto andare diversamente?'. È indicativo che roso dal dubbio qualche ora più tardi ti sia semi-rimangiato la tua 'colpa' andando a controllare e mi indichi cose che comunque mi erano note. Con tutto il rispetto per Treccani, c'è una sola autorità in Italia in fatto di lingua per cui tiri mando qui http://www.accademiadellacrusca.it/en/italian-language/language-consulting/questions-answers/scelta-ausiliari dove si legge che '...nell'uso attuale si osserva una certa diffusione di avere in modo indifferenziato.' Che è cosa diversa dal dire che è regola. E ti rimando anche qui http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/ausiliare-verbi-servili dove si dice che '...si può usare sia essere che avere' e dove quindi parrebbe avresti ragione.
      Per quanto mi consta possiedo una grammatica che dice che considerato che nell'uso è normale sentire 'il pneumatico' allora non è errore dirlo. Adesso non vorrei inerpicarmi nel discorso della lingua viva eccetera eccetera; sono però convinto che qualche regola bisognerà anche metterla. Accipicchia! Per cui non solo insisto a dirti che sono espressioni cacofoniche, ma anche che utilizzare l'ausiliare avere sposta l'enfasi dal verbo al servile, dando un senso diverso alla frase; cioè a dire che si comunica una cosa differente. Spiego: se qualcuno mi apostrofasse a voce alta chiedendomi 'perché sei venuto?' e io dicessi con enfasi 'ho dovuto tornare' sposterei l'attenzione sul dovere di tornare piuttosto che sull'azione del tornare.
      Credo sia abbastanza intellegibile e anche piuttosto condivisibile. L'errore grave è dire 'sarebbe potuto essere'.

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    22. Guarda che ti ho dato ragione, e ho anche promesso che cercherò di non ripetere tali errori. Ai quali comunque sono abituato perché nel mondo in cui ho vissuto e vivo da più a lungo tempo i due modi di usare i verbi servili sono entrambi usati, più o meno con la stessa frequenza. Probabilmente però sbaglierò ancora, talvolta per disattenzione tal altra per intima quanto errata convinzione. Dovrai fartene una ragione o, in alternativa, smettere di leggermi, poiché non ho intenzione di farmi ossessionare da questo genere di problemi. Sforzarmi di correggermi va bene, ma senza esagerare.

      Concludo mettendoti al corrente di un segreto. La Ciociaria diverrà presto il centro del mondo, e saranno i fiorentini a doversi adeguare! Uah!uah!uah!

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    23. E mo', ho scritto "da più a lungo tempo"... ma questo è chiaramente un errore di digitazione. O meglio, un errore dovuto al fatto che ho modificato la frase e mi sono sbagliato non cancellando "a". Il guaio è che un commento, una volta partito, è immodificabile, a meno di cancellarlo e ripostarlo.

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    24. Se è per questo errori ne faccio anch'io, come la mia risposta dimostra, il fatto è che non riesco a governare l'Ipad. Riguardo ai fiorentini ho sempre sostenuto che se hanno inventato l'italiano, è successo talmente tanto tempo fa che hanno dimenticato come si parla!

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    25. Maro', una precisione che meriterebbe blog più blasonati.
      Smettetela ché ho lo sguardo perso nel water...
      ...per la gastroenterite... of course.

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    26. me la sarebbi dovuta prenderla, ma ciò la diarrea

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  4. Dalla pagina FB Er Ducetto de Pescara

    “Dei più giusti questo è il muro!”
    sul suo blog ha dichiarato.
    Er ducetto è al Gott mit uns
    suo deliquio ha conclamato

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  5. Nel frattempo Tsipras e Varoufakis hanno mandato a cagare i creditori e la generosa "Merkel".Non capisco perchè i cinesi siano così preoccupati.

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    1. Se posso permettermi, credo che una possibile motivazione sia trascritta in questo post: http://francescosimoncelli.blogspot.it/2015/06/le-guerre-tra-valute-del-ventesimo.html

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    2. Grazie, pare che i cinesi abbiano offerto aiuti alla Grecia purché rimanga nell' euro, ma non si sa che tipo di aiuti.
      Un "whatever it takes" cinese, la situazione si complica!

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  6. Comunicazione di servizio

    Come già sapete, oggi ho fatto una domanda a Coso. Coso ha risposto ma come al solito non ha pubblicato la mia replica. Eccovela :

    Prof,
    non ho mai parlato con Fassina in vita mia, ho letto una dichiarazione («L’appuntamento è per il 4 luglio – ha annunciato Fassina – al teatro Palladio con Civati, Pastorino e Cofferati per avviare un percorso politico su territori».) e su quella mi sono basato. A Lei ha detto una cosa diversa ? E che le ha detto ? Che avrebbe fatto il partito no€ "de sinistra" ?

    Mi scusi, perché Salvini starebbe meglio di Fassina ? Perché ha più potere contrattuale rispetto a Fassina ? Beh, questo è vero ma il potere contrattuale di Salvini non è così forte da poter imporre a Berlusconi la prospettiva dell'uscita dall'€.

    A Lei interessa solo questo, dico bene ? Credo che ci sarà da aspettare (ma vedo che Lei è già preparato).

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    1. È una bella risposta.
      Secondo la fisica di Fraioli mancano ancora due particelle previste dalla teoria, la particella D' Attore e la particella Giacchè.
      In ogni caso c' è un evidente problema di massa mancante in assenza della quale prenderebbe il sopravvento l' energia oscura facendo a pezzi la protogalassia euroscettica di sinistra.

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    2. Andrebbe detto, poi, che il potere contrattuale di Salvini, serve a ben poco, avendo lui confermato di fronte ad Abete che non vuole uscire ma solo alzare un po' la voce.
      E se la cosa sta bene anche a Illo, sarebbe lecito farsi più di qualche domanda al riguardo.

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  7. Vi siete divertiti con le particelle quantistiche? Adesso usciamo dalla metafora e raccontiamo le cose come sono.

    Illo aveva davanti a sé due strade:

    a) diventare il consulente del capitale italiano che "capiva" l'errore di essere entrato nell'euro
    b) diventare il punto di riferimento di un movimento politico che rappresentasse effettivamente gli interessi danneggiati dalla scelta eurista

    L'ipotesi a era fondata sull'idea di razionalità dei mercati; l'ipotesi b era squisitamente politica. La politica non è il mondo della razionalità, ma quello della forza. Per avere forza dal punto di vista politico devi costruire un movimento politico. Punto.

    Una volta che hai costruito un movimento politico, allora e solo allora può aver senso accogliere i fuorusciti dal sistema politico dominante: i Fassina, i D'Attore, i vecchi dinosauri come La Malfa e Savona...

    Bagnai non ha voluto farlo. Il musicista Bagnai non ha saputo cogliere la musica dei tempi.

    Ha avuto l'opportunità di farlo, sebbene la riuscita fosse, è onesto riconoscerlo, piuttosto difficile. Anzi, la dico tutta: l'impresa era quasi disperata. Tuttavia un qualche risultato, cioè la nascita di un'opposizione vera, seppur minoritaria, era un obiettivo non impossibile. Ha scelto, invece, di sabotare questa possibilità, convinto che la razionalità dei mercati etc. etc.

    E per non avere concorrenti ha iniziato, nel momento del suo massimo successo, quando tutti guardavano a lui, a delegittimare gli sforzi di quanti ci stavano provando. Deridendo, insultando, addirittura ponendo veti: chi ha rapporti con "questa gente" sarà bannato!

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    1. Il fallimento della sua linea è evidente. Non gliene faccio una gran colpa perché trovo comprensibile che pensasse, tre anni fa, che ci potesse essere spazio per la razionalità. La sua vera colpa è stata quella di essere stato un cafone. Si fosse comportato in modo più civile, oggi sarebbe semplicemente uno che non ci ha azzeccato, ma avrebbe ancora spazio. Si è fatto prendere la mano, ha creduto di avere la sfera di cristallo, è stato accecato dalla superbia. Oggi è politicamente finito.

      Purtroppo non è "finito" solo lui! Siamo tutti noi che facciamo parte del piccolo mondo dei ribelli della prima ora che egli ha trascinato nel disastro. Il momento buono, quello in cui sarebbe stato possibile creare la massa critica necessaria alla nascita di un movimento politico, è passato.

      Il mondo andrà avanti, ci saranno altri protagonisti, ma serviranno anni e anni. Per fare quello che si poteva fare in cinque anni ne serviranno venticinque. Tutto ciò perché il pallino è finito, per caso, nelle mani di uno che non aveva le qualità di essere un leader. E mi prendo la mia piccola dose di responsabilità.

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    2. Resta quello che ha saputo fare: riuscire a parlare a chi di economia politica nulla sapeva. Questo è un merito innegabile, a prescindere dal fatto che si sia d'accordo con tutte le sue analisi o meno. Ma è anche vero che, rifiutando il dialogo con chiunque non fosse azzerbinato alla sua visione delle cose, ha fomentato divisioni.

      Oggi si ritrova ridicolmente stretto tra Salvini e Fassina. E' uno "de sinistra" che viene citato da quel robot di salvini con un circuito arduino cablato in testa e, allo stesso tempo, non viene mai nominato da Fassina. Il quale, a quanto mi risulta, nei prossimi giorni prenderà la parola al Forum di Atene, organizzato dai marxisti dell'Illinois. Che altro può fare, in questo momento, se non starsene spiaggiato sulle coste d'Abruzzo?

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    5. Chiedo scusa se ho cancellato gli ultimi due commenti, ma mi ero fatto prendere un po' troppo la mano, Capita se uno torna a casa a ora tarda un po' ciucco, apre i giornali online e legge di quello che è successo in Tunisia.

      Che c'entra? C'entra, perché ci stanno portando dritti dritti in guerra, e noi non abbiamo uno straccio di partito a nostra difesa. Bella democrazia quella in cui maggioranza e opposizione rappresentano gli stessi interessi e quello che si spaccia come movimento anti sistema è un cavallo di Troika!

      Però darsi da fare per costruirlo un nuovo partito no, questo no...

      Meglio che mi taccia, altrimenti è inutile che abbia cancellato i post notturni.

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    6. Caro Fiorenzo, un paio di cose.
      La prima: lui ha rifiutato l'opzione B per abbracciare la A e non ci piove.
      Come dici giustamente lo ha fatto perché "l'ipotesi A era fondata sull'idea di razionalità dei mercati", che in effetti è il punto fermo numero 1 dell'economista moderno.
      Ma la razionalità suprema dei mercati, da cui deriva la loro pretesa capacità autoregolante e quindi la giustezza e l'inevitabilità del loro prevalere nei confronti della forma-Stato, sono il Primo Comandamento, e anche l'unico se è per questo, della dottrina liberista.
      Ora, uno che non solo crede nella dottrina liberista ma ne deve far proprio il postulato di base per poter soltanto ambire ad affrontare il percorso accademico che deve portarlo a poter recitare il ruolo di economista, come è possibile che possa schierarsi contro di essa, i suoi meccanismi e le sue conseguenze?

      Ecco perché, come ho avuto modo di sostenere più volte, la battaglia odierna tra gli economisti euro-scettici e quelli euro-entusiasti è semplicemente una finzione. O meglio una lotta intestina tra due fazioni dello stesso entourage, atta esclusivamente a definire quale di esse debba acquisire il ruolo di preminenza al servizio del potere politico, e di conseguenza cariche, onori e denari che ne derivano.

      Ecco perché all'atto pratico, e come stiamo vedendo con sempre maggiore chiarezza, gli esponenti delle due fazioni si dividono su questioni che rappresentano un mero pretesto, che servono esclusivamente a loro stessi, dato che in caso contrario non riuscirebbero a capire manco loro da quale delle due parti stanno.

      Quindi, affidare il proprio destino e quello dei propri concittadini a personaggi che si muovo in base a questioni e obiettivi simili è semplicemente suicida. Come del resto l'analisi compiuto su questo spazio va sempre più confermando.

      Seconda cosa: personalmente so di cosa si tratta, ma se magari spieghi anche agli altri cos'è il circuito arduino che Salvini ha cablato nella sua scatola cranica, è probabile che il tuo concetto sia meglio comprensibile.

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    7. Arduino è questo: https://it.wikipedia.org/wiki/Arduino_(hardware). Ci si possono realizzare, ad esempio, prototipi di semplici robottini ad uso didattico. Uno strumento interessante ma di cui non mi sono mai occupato perché, qualche anno fa, decisi che il mio ventennale sovra-impegno in ambito didattico doveva finire. Adesso vado a scuola e faccio la lezione: se il gesso c'è bene se no si fa a meno, se la lavagna elettronica (LIM) c'è bene se no si fa a meno et cetera et cetera...

      Per dire: quest'anno in una classe si è rotta due volte la LIM, e per due mesi e mezzo siamo stati senza lavagna, neanche quella tradizionale. In questa occasione, però, dopo un po' ho ceduto e quando dovevo insegnare in quella classe mi sono portato la mia lavagna personale da casa ('n bella bestia 80x60) e ovviamente anche i pennarelli.

      Inutile dire che se incontro Matteo gli scrocco una pedata nel culo.

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  8. Dalla pagina FB Er Ducetto de Pescara:

    Er ducetto de pescara
    come mai doce a Pescara?
    Dotto di si grande scienza
    non dovrebbe sta in Sapienza?

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  9. Ancora col cafone, Fraioli? Ancora sminuire la gravità degli atteggiamenti di Illo limitandosi a censurare un difettuccio caratteriale? Costui è un narcisista patologico e la cafoneria c'entra niente. Non solo: Illo ha una smodata e ingiustificata ambizione per soddisfare la quale sarebbe disposto a tutto! Farabuttismo e disturbi di personalità a volte vanno a braccetto. E quando vanno a braccetto non c'è niente da salvare o da rimpiangere. Si prende il buono che una simile persona ha (eccellente divulgatore economico) e il resto si evita, si evita e ancora si evita. Ringraziando il cielo di essersela data a gambe prima che facesse danni peggiori.

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    1. Lamboria, devi tenere presente che tu sei un anonimo e io una persona reale. Questo mi obbliga a una prudenza e a una cortesia di linguaggio dalla quale tu sei esentato. Ma è anche una cosa di cui sono molto contento: ci tengo a parlare prendendomi la responsabilità di ciò che dico.

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