sabato 15 agosto 2015

L'incredibile autogol di Alberto Bagnai

Alcune settimane fa, nel post Il Ritramonto dell'Euro, si era visto che Bagnai ha la strana abitudine di sconfessare i suoi libri poco dopo la pubblicazione:





Oggi però è accaduto l'imprevedibile, l'imponderabile, l'inaspettato, l'inimmaginabile:  Bagnai ha sconfessato l'intera Goofynomics.

Sì, è successo proprio oggi:  a distanza di 4 anni dal famoso intervento sul Manifesto con il quale è  iniziata la sua ascesa, oggi, con un trafiletto su Il Tempo, Bagnai ci dice indirettamente che 4 anni di discussioni spesso feroci, di duelli all'arma bianca e di insulti a raffica sono stati inutili e che la Goofynomics è aria fritta.

Bagnai ci ha sempre detto che uscire dall'€ e svalutare la nuova lira ci avrebbe fatto bene:  "restituirebbe respiro al nostro export con effetti positivi su reddito e occupazione."

Il modellino della Goofynomics è sempre stato questo:

a) si esce dall' € (non si sa bene come, se unilateralmente, con la segmentazione controllata, con la dissoluzione concordata o con un disgregamento incasinato® ma comunque si esce)

b) poi si svaluta (non si sa bene di quanto ma né troppo né troppo poco)

c) a quel punto sale l'export e cala l'import

d) con l'aumento dell'export si avrebbero effetti positivi su reddito e occupazione



Oggi però Bagnai, nell'analizzare la svalutazione dell'€, ha fatto delle affermazioni che sconfessano il modellino della Goofynomics:


a) secondo Bagnai l'esclusiva fiducia nello strumento monetario, nelle attuali circostanze, non poteva che fornire prospettive di crescita fragili e aleatorie ed è quindi implicito che in generale un'eccessiva fiducia nello strumento monetario ( = la svalutazione) non può che fornire prospettive di crescita fragili e aleatorie in un contesto di crisi globale

b) tant'è che secondo Bagnai durante una crisi globale contare sulle esportazioni è vano ed è quindi implicito che in questo momento, nelle attuali circostanze, uscire dall'€ e svalutare sarebbe inutile perché non si potrebbe contare sull'effetto positivo dell'export 

E allora quando sarebbe utile uscire dall'€? Quando riparte l'economia globale? A quel punto sarebbe inutile comunque perché la ripresa globale avrebbe effetti positivi su reddito e occupazione anche con l'€.

Nel trafiletto di oggi il recupero da parte del nostro Paese della piena sovranità economica sembra essere un'ipotesi a latere perché secondo Bagnai la chiave per la nostra ripartenza si trova quindi in Europa: non presso la Bce, ma nel concerto dei governi e delle politiche economiche. Molto del destino del sistema economico italiano si decide a Bruxelles.

Sorprendente, vero?

Naturalmente non sono l'unico ad essersi accorto che Bagnai ha perso la bussola, se n'è accorto anche Alberto Bisin


Lo stesso Bagnai si è probabilmente reso conto di averla fatta fuori dal vaso e su Twitter sta cercando di rimediare



ma è un tentativo goffo e patetico che certifica la confusione mentale di un soggetto instabile (non solo sotto il profilo caratteriale).


P.S. Naturalmente non potevano mancare le minacce di epurazione nei confronti di chi osa mettere il dubbio la lucidità del Grande Capo dei Pippi ma anche Mega Direttore Galattico-Gran Maestro-Guru-Profeta nonché Highlander:




44 commenti:


  1. confesso che mi diverto immensamente nel seguire le giravolte del prof. Lo so che la situazione meriterebbe serietà, rigore etc. ma diamine ! il destino cinico ha voluto che avessimo l'euro ? Consoliamoci almeno con questi spettacoli d'arte varia. Gratis oltretutto.

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  2. Io la vedo sotto un aspetto evoluzionistico, la fede nel crollo spontaneo dell' euro vacilla, quindi bisogna gettare le basi per proporsi come consulente o ministro europeo.L' immensa padronanza della materia che lo rende l' unico in grado di interloquire da pari a pari con l' ammiratissimo Sciauble ( o come cazzo si pronuncia ), il disprezzo sempre meno nascosto verso il popolo bue che accomuna gli intellettuali che blateravano contro l' autorazzismo, ci indicano chiaramente che da che parte schierarsi tra potere e popolo bue la scelta sembra ormai già ben indirizzata.

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  3. " .L' immensa padronanza della materia che lo rende l' unico.."

    è ironico, vero ?

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    1. Solo chi ha completa padronanza della propria disciplina ha l' autorità di sostenere tutto ed il contrario di tutto avendo ragione dell' interlocutore, tranne quando l' interlocutore oltre ad avere la tua stessa competenza ha anche le chiavi del potere.

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  4. Vuole, deve prendere una poltrona in parlamento con Fassina e Civati, non ha altra scelta. Il secondo tweet di Bagnai riprodotto sopra, dove critica Renzi, è un chiaro indizio di allineamento politico, un segnale interno. Un uomo dall'orecchio fine non lo butta a caso, come non era a caso il riposizionamento sul Tempo. In vista della poltrona ha bisogno assoluto di tenere il piede in due scarpe. Quanto agli adepti, basterà rassicurarli o minacciarli, fintamente offeso per la mancanza di fiducia. Le reazioni di alcune seguaci "spiazzate" sono commoventi.

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    1. Potresti indicarci quali sono tali seguaci e dove si possono seguire tali gustose "reazioni"?

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    2. E ancora, Flauto, tu ritieni che potrebbe ottenere davvero l'agognato seggio?

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    3. Anche politici di lungo corso vivono sovente alla giornata, figuriamoci Bagnai se può avere certezze del seggio. Ricordate la scomparsa di Rifondazione?
      Le scene scomposte sono apparse ieri su twitter, dopo che Guerani ha lanciato con sarcasmo l'articolo apparso sul Tempo.

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  5. Poi c'è qualcosa di più importante.
    Ricordiamo un post recente, dove Peter si chiedeva se Bagnai avrebbe reagito alle "discontinuità" di Paolo Savona in materia di euro.
    Io nel primo commento rispondevo che Bagnai, oltre a non essere nessuno per sindacare Savona, se ne guardava bene, e aggiungevo che, al sodo, Bagnai di italexit non parlava mai.
    http://gufinomics.blogspot.it/2015/07/questa-volta-lha-fatta-grossissima.html#comment-form
    Visto insieme al trafiletto di oggi (pur sempre in prima pagina!) tutto torna.
    Ci sono consultazioni periodiche altrove, Bagnai prende solo atto.

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  6. non mi sentirei però di scartare che Bagnai pensi, in alternativa, anche ad un seggio con Fratelli d' Italia. Anzi, da certi indizi, si potrebbe ritenere che questa sia l'ipotesi principale. Mi riferisco al grande spazio che nel suo blog viene lasciato alla critica verso la tassazione sulla casa, sulle successioni, sull'immigrazione.

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  7. Boh, oltre a tutto il resto dei suoi problemi per me Bagnai soffre di una crisi interminabile di velleitarismo.
    Vuole essere il primo euro-scettico del mondo quando, obiettivamente parlando, è un nano della sua materia, sia pure mediaticamente iper-esposto.

    Vuole il seggio in Parlamento al punto tale da pretendere di ottenerlo salendo sul carro di un formazione politica da 2-3% nella più ottimistica delle ipotesi, nella quale oltretutto l'affollamento di nomi che contano, e pretendono, è già molto elevato.
    In quanto tale, quella formazione costituita da elementi tra l'impresentabile, il bollito e l'inadeguato in termini politici e concettuali, null'altro potrà fare se non andare a rappresentare l'ennesima lista-civetta, di copertura a sinistra del PD. Ruolo peraltro nel quale si troverà a dover contrastare una concorrenza agguerrita, ben consolidata nella pratica del ruolo e nella sostanza dei risultati ottenuti al riguardo, e come tale enormemente più efficiente e affidabile. Oltreché dotata di un bacino elettorale di decerebrati ben più ampio, di fronte ai quali basta sventolare la bandiera rossa, quella della pace e quella dei diritti transgender per risvegliarne la sudditanza.

    In maniera alquanto paradossale, Bagnai potrebbe credere, come dice Gaspare, sia possibile tenersi la carta di riserva di un partito che politicamente è all'opposto del precedente, ma ha in sostanza le stesse caratteristiche in termini di bacino potenziale di elettori e di figure blindate al suo interno. Che prima di farsi fregare il posto sono capaci di far volare materialmente dalla finestra tutti i Bagnai più uno che potrebbero essere partoriti dalla più fervida delle immaginazioni.

    Per di più costui pretende di passare per avversario delle conseguenze del capitalismo nella sua fase estremizzata attuale, ma utilizzandone le stesse tecniche comunicative, di marketing e di proselitismo, oltre a teorizzare politiche che in fin dei conti andrebbero a favore degli stessi identici ceti che da esso hanno ricavato un beneficio enorme in termini di rapporti di classe e di produzione.
    Quest'ultimo elemento magari al seguace interessa meno, avendo dimostrato oltre ogni possibilità contraria di essere sordo-cieco e dotato di una capacità di verifica e analisi pari a quella del pensionato piddino o dell'anziano teledipendente che ancora resta fedele al berlusca.

    Quindi, tirando le somme di questo e tutto il resto già discusso nel recente passato, se si considera che egli si ritiene pronto non solo per entrare in Parlamento, ma addirittura per un posto da ministro, forse più che di velleitarismo è di crisi di onnipotenza che sarebbe opportuno parlare.
    Che come tale è destinata a un fallimento tanto più clamoroso quanto sono grandi e fuori luogo le ambizioni di questo piccolo borghese, ma molto piccolo, alla ricerca disperata di un posto in società.



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  8. Scusate però, non siate ingenui.
    La politica offre mille possibilità, ora io non so quali siano i reali fini di Illo né le strade che intende percorrere per raggiungerli, ma voglio offrirvi degli spunti.
    1)PD: Raggiungere posizioni egemoniche nel PD facendo sponda su D' Attore e pochi altri al momento sembra alquanto aleatorio, cmq una piccola roccaforte è piazzata, euroscettici nascosti nel PD c'è ne sono più di quanti immaginate e disposti a diventarlo alla bisogna anche di piu, inoltre una eventuale piccola correntina autorizzata da Renzi a raccogliere qualche seggio può essere una possibilità.
    2)Lega: la lega è in ascesa, ma dell' euro non gliene frega un cazzo, Borghi è già stato mandato allo sbaraglio due volte, meglio aspettare gli eventi, magari un ministero ci sarebbe, da ministro se lo scorda però.
    3)AN: ehm, il seggio antieuro è già prenotato, se non sbaglio, poi bisognerebbe ricucire gli strappi, in teoria gli spazi ci sarebbero.
    4) Nuovo soggetto politico a sinistra: qui il discorso si fa interessante, ma sul lungo periodo; un piccolo partito dovrebbe essere più facile da scalare, bisognerebbe però impadronirsene con la forza e l' inganno prima delle elezioni, una piccola roccaforte come Fassina meglio piazzarla.


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    1. Scusa Ippolito, so perfettamente che sei più dentro di me alla politica praticata, ma cosa vuoi dire che io partito diciamo di sinistra me ne sto li ad aspettare che il primo Bagnai che passa decida se vuole stare con me, oppure preferisce andare da una parte completamente opposta che al limite potrebbe essere il mio peggiore avversario dal punto di vista politico e ideologico?
      Non ponendo dunque nessun tipo di limitazione a un opportunismo tale da sconfinare nella sfrontatezza?

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    2. Chi aspetta é Illo. Illo il suo pacchetto di voti ce l' ha.
      Un buon pacchetto di voti non si rifiuta mai, i vertici non farebbero mai a meno, chi è più in basso potrebbe reagire con fastidio, quando c'è di mezzo uno scranno i primi avversari sono i compagni di partito, per risolvere questi problemi si fanno degli accordi precisi; si può decidere anche per un ruolo di rappresentanza di secondo livello, un ministero per intenderci, in questo caso si è amati da tutti in un grande partito; nei piccoli sono necessari accordi più stringenti e sinergici, per esempio Rinaldi in parlamento e Bagnai in un ministero o viceversa.

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    3. Ho capito, ma nel concreto a quanto ammonta questo famoso pacchetto di voti?
      Ho idea che non sia poi sto chissà che.
      Al momento cruciale quanti sono disposti realmente a votare un personaggio del genere, che più passa il tempo e più si auto-delegittima?





      E poi lo si può mettere all'asta in maniera tanti plateale senza che nessuno si faccia saltare la mosca al naso?

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    4. È un professore universitario, ha un seguito di estimatori che va ben oltre quelli che postano ossequiosi nel suo blog, bene o male ha intessuto una rete di relazioni con politici e giornalisti, probabilmente gli manca un radicamento territoriale forte per cui gli consigliere un ruolo rappresentativo di secondo livello, oppure cambiarle strategia relazionale, smussando l' iracondia.

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    5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    6. @ Ippolito
      boh, a me sembra troppo poco per recitare anche in questo caso il ruolo da prima donna, riservandosi di decidere fino all'ultimo momento quale partito beneficiare della sua tanto decantata riserva di voti.

      Per me è un bluff come tutto il resto. Mi sembra tanto il Mussolini degli otto milioni di baionette. Se non si sbriga a sistemarsi, continuando così ho idea che resterà con un pugno di mosche un mano.
      La sua tattica inizia a diventare palese, così come la sua inconsistenza a livello di economista.
      Si, conosce la tecnica ed è in grado di infarcirla di citazioni dotte e di falsi riferimenti a un'ideologia che è quanto di più lontano dalla sua vera indole. Ma di farina del suo sacco non ce n'è.

      Dunque la sua teoria fa acqua da tutte le parti e, a furia di rappezzarla, ormai è tutta un rammendo. Dietro al quale scorgere la tela originaria è ormai praticamente impossibile.
      Gonfiata allo spasimo nel corso degli ultimi anni, la sua bolla personale, che si è dedicato a gonfiare certosinamente per tanto tempo, sta per scoppiare.
      Vero è che i politici sono troppo occupati a rincorrere consenso per accorgersi di certe cose, ma ho idea che presto la realtà diventerà palese.
      E assieme ad essa finiranno con diventare di dominio pubblico certe coserelline la cui conoscenza per ora è ristretta a un gruppo di insider, diciamo così. Ma che una volta arrivate a livello della platea che segue il discorso economico potrebbero avere un effetto deflagrante e riportare la sua figura alle proporzioni che le competono.

      Ha fatto male i suoi calcoli. Ha scommesso su un'implosione della moneta unica entro un periodo di tempo troppo breve, calibrando la sua azione su quel termine.
      Ovvio che prolungandosi la durata dell'euro sia stato costretto a tenere duro, ma così facendo sono venuti per forza di cose alla luce i suoi limiti, peraltro numerosi.
      Per forza di cose ha dovuto iniziare a contraddirsi e, se sulle prime la cosa poteva risultare impercettibile, col passare del tempo è andata acquisendo un'evidenza sempre maggiore.
      Se l'euro fosse caduto un paio di anni fa sarebbe potuto diventare una specie di secondo padre della patria. Ora rischia seriamente di passare alla storia come uno dei più clamorosi falsi d'autore della sua disciplina.

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  9. Ah Yanez, macchestaiadì!!! Er traditore so' io, mica Illo! Me ne so' ricacciata una (delle tante), in risposta a questo mio commento, gustatevela:

    «@ecodellarete

    Senti, poveraccio, tu non sei stato bannato da nessuna parte. Quando hai qualcosa di intelligente da dire ti viene permesso. Il fatto che tu abbia perso la stima di molti per il fatto di esserti accodato a degli squallidi diffamatori, dimostrando di non essere sempre molto lungimirante e di avere qualche problema freudiano, non mi impedisce di prendere anche da uno come te quel poco di buono che ha da dare. Ma i toni vittimistici un traditore come te non se li può permettere, chiaro? Ognuno ha quello che si merita, e tu ce l'hai. Tienitelo e cerca di non meritarti qualcosa di peggio. Te lo dice un amico.
    »

    Simpatico vero? Soprattutto gioviale. Questo ci offre la ditta B&B (Bagnai&Barnard)!

    Su Barnard non mi pronuncio per carità cristiana, ma tra un po' Yanez dovrà chiudere questo blog per la stessa ragione. Orate fratres... per entrambi.

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    1. Scusa Fiorenzo, potresti essere meno enigmatico? Vuoi dire che tra un po' dovrò chiudere questo blog perché Coso è completamente bollito e non c'è più niente da dire su di lui?

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    2. La "stessa ragione" è la "carità cristiana". E più non dimandare.

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    3. Fiorenzo, questo blog chiuderà quando Coso smetterà di fare danni.

      P.S. In un certo senso voi sovranisti dovreste ringraziarmi perché Coso danneggia anche la vostra causa.

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    4. Lo so benissimo, ma temo che qualche sovranista non capisca bene fino in fondo quanto sia necessario prendere le distanze da Illo. Ancora una volta: più non dimandare.

      Vedi Yanez, un giorno capirai alcune cose e magari cambierai idea (a meno che tu non sia un trollazzo a pagamento), ma Illo sarebbe pericoloso anche se cambiasse idea e indossasse la casacca sovranista. Come gli diceva la su' mamma, chi nasce tondo non muore quadrato.

      Tuttavia, se i sovranisti accogliessero Illo tra le loro fila, penso che comincerei a rimpiangere l'euro, perché è meglio essere governati dai criminali che dagli stupidi.

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  10. Caro Fiorenzo, er ducetto de pescara mi ha incaricato di chiederti il link a questo capolavoro, così da potergli dedicare almeno una rima alla ripresa delle attività in Settembre.
    Grazie.

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  11. Guarda che i link ci sono. Nella prima versione del commento c'era un errore, x questo l'ho cancellato. Poi l'ho ripostato.

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    1. Ok.
      Li avevo visti ma pensavo si riferissero a qualcos'altro.
      Non avevo avuto il tempo di verificare.

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  12. Comunicazione di servizio

    Sappiate che chi non è d'accordo con Coso potrebbe avere la lebbra

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    1. E chi tocca qualcuno che non è d'accordo con Coso - e dunque ha la lebbra - sicuramente prende la lebbra.

      Se questo signore prendesse il potere, potrebbe diventare un essere sanguinario. Che abbia ragione o no sull'euro, credo che debba essere politicamente fermato. Lo slogan dovrebbe essere "Fuori dall'euro ma senza Bagnai!". Lo vedo bene in un'OCA individuale... forse.

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    2. Se questo signore prendesse il potere, potrebbe diventare un essere sanguinario. Sanguinario non so, pericoloso certamente.

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    3. Quando si esercita il potere non ci si puó permettere di odiare nessuno, si diventa magnanimi.

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    4. E tu pensi che uno così possa diventare magnanimo?
      Com'era il discorso sull'ingenuità che facevi poc'anzi?

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    5. Speriamo che sia solo un Rodomonte, che usi certi termini per scherzo, ma io lo trovo inquietante.

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    6. Si, Fiorenzo, si continua a sperare. Ma, obiettivamente, il suo continuo ricorso alle pratiche tipiche dell'autocrazia, che egli sa benissimo di utilizzare a fondo oltre a comprenderne le conseguenze, aprono a quella che definisci giustamente inquietudine spazi enormi.
      Ho l'impressione che da qualche tempo il tuo giudizio nei suoi confronti sia mutato. C'è qualcosa di particolare a cui si deve questo cambiamento?

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    7. Sì, il mio giudizio sulla persona, già non positivo, sta mutando rapidamente in peggio. Osservo quel che scrive non tanto dal punto di vista dell'economia, quanto da quello della creazione di una vera e propria setta, le cui analogie con scientology mi appaiono impressionanti. Una sorta di "scienteconomy", che passa per il reclutamento e la sottomissione totale degli adepti, trasformati in rabbiosi difensori dell'ortodossia, al netto delle pur notevoli giravolte cui tutti abbiamo assistito. Tutto ciò mi fa orrore, non tanto per il pericolo reale che questo gruppo può concretamente rappresentare, quanto perché mi appare come il sintomo di un desiderio di sottomissione di cui tutta la società è pervasa.

      Quando vedo che si permette di bannare un suo commentatore, tal psychok9, "colpevole" di aver twittato con qualcuno che avrebbe la lebbra, e che ciò gli viene "perdonato" dagli altri frequentatori del blog, sono preso dallo sconforto.

      Un filosofo cinese diceva del suo popolo: “ci sono stati secoli in cui il desiderio di essere schiavo è stato appagato e altri no.” Temo, nell'osservare tutto ciò, che il desiderio di essere schiavi sia oggi molto grande, e che Illo abbia lucidamente scelto di utilizzarlo per i suoi fini personali.

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    8. Ho l' impressione che stiate esagerando.
      State parlando di una persona che, pur eccedendo in violenza verbale, non mi risulta abbia mai commesso ne indotto a commettere atti di violenza reale.
      Lungi da me l' idea di voler difendere l' Uomo dall' insulto erudito, ma vi invito alla moderazione quando si danno giudizi su un essere umano, un papà tra l' altro.
      Qualche cretino legge Bagnai, ma qualcun' altro legge anche noi e potrebbe sentirsi in dovere di difendere il mondo da un mostro.
      Attenzione, Bagnai non è un mostro, può essere un avversario politico così come può essere un alleato, un compagno di strada.
      Il suo contributo critico nell' analisi politico-economica degli ultimi 40 anni è stato fondamentale, e questo non si può disconoscere.
      Ovviamente ha dei limiti ben evidenti che possono causargli frustrazione che sfoga in eccessi verbali, ma da qui a dipingerlo come persona socialmente pericolosa ce ne corre e tanto assai.

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    9. Caro Ippolito, qui le possibilità sono due, e solo due. O Bagnai è quello che descrive Pierre Lamboria, oppure ciò che fa segue una logica politica. Nel primo caso hai ragione, dovremmo limitarci. Nel secondo, non è ancora abbastanza.

      Tieni presente un fatto di capitale importanza: Bagnai non si limita a dileggiare le idee altrui attraverso le argomentazioni, al contrario insulta e proibisce ai suoi seguaci di avere qualsiasi contatto con chi la pensa diversamente, salvo poi appropriarsi delle stesse idee facendo credere che siano sempre state le sue. Con uno così si dovrebbe avere la mano leggera?

      Bagnai ha due possibilità, e solo due: continua così, oppure cambia atteggiamento imparando a rispettare gli altri. Nel primo caso si torna alla polemica educata in punto di teoria, nel secondo secondo non gli si darà tregua.

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    10. Ma io non voglio rinchiudere nessuno... Solo chiamare le cose col loro nome ed evitare certe persone. Vedo comunque che sai benissimo di che cosa stavo parlando (anche se parlavo nello specifico di disturbo narcisistico e non borderline), quindi non fare la verginella... che "starei esagerando"...

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    11. Fiorenzo, tu conosci Bagnai meglio di noi, io mi son fatto l'idea che nella vita reale sia un pavido. Ciò non toglie che la sua predicazione sia violenta, ha introdotto nel gergo noeuro le norimberghe, i piazzaloreti, il "ci ricorderemo di voi quando avremo vinto", e vari auspici di morti atroci. Acutamente Riccardo Puglisi ha selezionato post e tweet in cui bagnai parla di sangue. Lui è pavido, una qualità sufficiente per essere cattivo maestro. I cattivi allievi speriamo - speriamo - di non doverli raccontare.

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    12. Se hai il link del lavoro di Puglisi lo posti qui?

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  13. Sí quella di Bagnai é una setta e lui sta peggiorando psichicamente ogni giorno di piú. Il successo gli ha dato alla testa. Succede molto spesso purtroppo.Qualcuno dovrebbe aiutarlo. Ma i narcisisti sono inanccessibili. Penso alla moglie. Poveretta!

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  14. Mi spiace ma non condivido molto su questo post. Indipendentemente da quello che una persona può pensare sull'euro, mi pare che sia sempre stato coerente e che questa che è stata fatta sia piuttosto un'arrampicata sugli specchi.

    Partiamo dall'immagine postata a inizio articolo.

    - Si inizia dal libro, in cui si trovano le basi delle sue idee.
    - Aver firmato il manifesto di solidarietà europea non rinnega le idee del libro, visto che era una modalità di uscita che considerava più concreta come possibilità di successo. In cui sarebbe seguito lo smantellamento dell'euro delle altre nazioni.
    - Nel secondo libro, è esattamente come avete scritto.
    - Si continua con il post di bagnai, il manifesto non ha funzionato, e come giusta alternativa: o escono prima loro o se non vogliono usciamo prima noi.

    Non mi pare che ci sia nulla di incoerente, state spacciando la firma del manifesto come un cambio posizione, un cambio di posizione che non esiste. Se non al massimo ragionamenti del tipo "chi esce per primo dalla porta?".

    Lo stesso discorso vale per il resto dell'articolo, andatevi a leggere cosa ha scritto e noterete che non sono punti di vista che sono cambiati.
    Infatti leggendo l'unico articolo di Bagnai linkato, in cui l'autore del forum ha ricavato che: la svalutazione non serve a nulla. In realtà parla della svalutazione dell'euro, e chiunque abbia avuto il tempo di leggersi qualcosa, sa in che errore si cade nel spacciare la svalutazione dell'euro con la svalutazione di una futura moneta solo italiana.

    Volete fare opposizione a Bagnai? Va benissimo, anzi, sarebbe meraviglioso. (anche se come commento personale, il fatto che lo facciate sulla persona, blog, piuttosto che sulla linea economica vi fa spacciare come un sito che parla degli illuminati, di complottismo, e lo si vede anche da alcuni commenti che mi sono capitati di leggere qui sotto. Perdete tutta la credibilità che con un po di impegno forse potreste anche avere.)
    Ma evitate di raccogliere le briciole dal marciapiede; niente fraintendimenti, menzogne o quant'altro. Fate critiche serie, con ragionamenti seri, su argomenti seri.


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    1. Scusami tanto SilverFlare, ma dire "l'Italia deve uscire al più presto dall'€" non è come dire "Se esce la Germania, l'Italia può rimanere per qualche tempo nell'€", non è la stessa cosa, sotto nessun punto di vista, sono due scenari completamente diversi con presupposti teorici non conciliabili tra loro.

      Confermo quindi che la scelta di aderire al "Manifesto" è stata del tutto incoerente con le argomentazioni del TDE.

      Nel passaggio successivo, Bagnai ha corretto il tiro rispetto al "Manifesto" parlando genericamente di una "dissoluzione controllata" mentre la proposta principale del "Manifesto" era quella di dividere l'€zona in 2 pseudo macro A.V.O.

      Nelle scorse settimane Bagnai ha ricominciato a parlare di uscita unilaterale (ma lo scenario non è più quello del TDE) e ultimamente ha affermato di non essere più interessato a come e a quando crollerà l'€, lui si dice interessato solo alla ricostruzione del dopo.

      Come vedi le posizioni di Bagnai cambiano in continuazione, io non faccio altro che prenderne atto.

      Per quanto riguarda il trafiletto del 15 agosto, forse non hai notato che non ho mancato di sottolineare che il discorso di Bagnai è centrato sulla svalutazione del $ ma forse ti sfugge che poi Bagnai fa una considerazione che, secondo me, ha un valore generale: quando Bagnai dice che durante una crisi globale contare sulle esportazioni è vano questa affermazione vale non solo rispetto alla svalutazione dell'euro ma vale anche rispetto all'ipotetica svalutazione di una futura moneta solo italiana.

      Se poi tu o Bagnai riuscite a dimostrare che nonostante una crisi globale della domanda i nostri prodotti diventerebbero immediatamente competitivi grazie alla semplice svalutazione di una futura moneta solo italiana, beh, allora il discorso cambierebbe ma Bagnai ha appena detto il contrario cioè che durante una crisi globale contare sulle esportazioni è vano.

      Quindi nessun fraintendimento, menzogna o quant'altro da parte mia (nostra). Qui si cerca di fare critiche serie, con ragionamenti seri, su argomenti seri ma non si può piacere a tutti e nemmeno si può pretendere di essere compresi al primo colpo, ci vuole molta pazienza.

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