domenica 31 maggio 2015

Strabismo pippesco

In previsione di una comparsata TV che poi è stata annullata causa sciopero, il Mega Direttore Galattico-Gran Maestro-Guru-Profeta nonché Highlander ha pubblicato ieri un post intitolato "Le pensioni della Grecia".

Con questo breve addendum al fact checking (farlocco) sulla Grecia svolto alcuni mesi fa, il Nostro ha voluto mettere a fuoco velocemente tre questioni relative alla crisi greca ( la questione della spesa pensionistica, la questione della spesa sanitaria e la questione del salvataggio delle banche francesi e tedesche) con l'intenzione di prendere in contropiede, nel corso del previsto dibattito televisivo,  eventuali "imprecisioni razziste sulla Grecia" e spiattellare in TV la verità ( che come vedremo tra poco è la sua verità ma non è LA VERITA' ) .

Ci sarebbe riuscito cioè a dire sarebbe riuscito ad essere convincente ? Forse sì perché in diretta TV sarebbe stato difficile mettere in dubbio l'autorevolezza di un professore universitario che pubblica in fascia A e che sta nella nella world top 5% di IDEAS  ma su un blog, a bocce ferme, senza l'assillo dei tempi televisivi, è più facile mettere in dubbio l'autorevolezza di un professore universitario che pubblica in fascia A e che sta nella nella world top 5% di IDEAS  ed è quanto sto per fare di nuovo.

Occupiamoci per adesso della prima questione, la questione della spesa pensionistica, alle altre due dedicherò due post specifici.

Sulla questione della spesa pensionistica, il Mega Direttore Galattico-Gran Maestro-Guru-Profeta nonché Highlander si era già esposto qualche giorno fa con un cinguettio su Twitter suggerendo agli adepti di prendere in considerazione un articolo del WSJ per smontare la bugia dei "porci nazirazzisti che infestano Twitter" che sostengono che i greci hanno una spesa per pensioni troppo alta.

Nel post di ieri il Nostro è tornato sulla questione citando di nuovo l'articolo del WSJ ( che poco fa è stato proposto nella versione italiana dal sito goofysta Vocidall'estero) e spiegandone il contenuto : "Matthew Dalton del Wall Street Journal (un giornale non sospettabile di eccessiva indulgenza verso la spesa pubblica) ha chiarito che il sistema pensionistico greco non è generoso come ci si vuol far credere. Se invece che al PIL la spesa pensionistica viene rapportata al numero di anziani, la Grecia, dalla testa di serie, passa sotto la media europea, e perfino sotto la virtuosa Germania".  

Ergo, conclude il Nostro, "le cifre non indicano grandi sperperi."

Sembra tutto molto logico ma non lo è perché il professore universitario che pubblica in fascia A e che sta nella world top 5% di IDEAS si è fatto ingannare dalla logica ad penem canis del WSJ secondo la quale siccome la spesa pensionista greca per gli over 65 è sotto la media europea allora il sistema pensionistico greco non è sprecone come si vuol far credere.

In realtà le cose stanno diversamente ed è lo stesso Matthew Dalton a dircelo (ma senza accorgersene)  :

punto a)  nel 2012,, con le riforme già avviate (??!!), la Grecia ha ancora la spesa pensionista più alta dell'EZ in rapporto al PIL


punto b) l'articolista fa presente che la caduta del PIL penalizza la posizione in classifica della Grecia e che si potrebbe considerare il PIL potenziale (??!!)  ma la situazione cambia di poco




punto c) se invece consideriamo la spesa pensionistica relativa agli over 65, vediamo che la spesa pensionistica greca è al di sotto della media europea



punto d)  "20% of Greeks are over age 65, one of the highest percentages in the eurozone."

In effetti la Grecia è con Giappone (26,4%), Italia (21,7%), Germania (21,4%) e  Finlandia (20,4%) uno dei pochi Paesi del mondo in cui più del 20% della popolazione è over 65




Proviamo adesso a fare una cosa che lo sconclusionato articolista del WSJ ed il professore universitario che pubblica in fascia A e che sta nella nella world top 5% di IDEAS non hanno fatto :  proviamo ad unire i puntini.

Se uniamo i puntini notiamo subito una incongruenza tra la spesa pensionista greca per gli over 65 (più bassa della media europea) e la spesa pensionista complessiva (nel 2012 quella greca è la più alta dell'EZ in rapporto al PIL)


In linea di massima tra la spesa pensionistica per gli over 65 e la spesa pensionistica complessiva dovrebbe esserci una certa corrispondenza, tanto più in ragione del fatto che "il 20% dei greci sono over 65: è uno dei paesi con il maggior numero di anziani" ed invece c'è una incongruenza.

Da cosa deriva questa incongruenza ?  E' presto detto :  deriva dal fatto che la spesa pensionistica complessiva era sbilanciata sugli under 65 (oltre ad essere condizionata pesantemente da privilegi, sprechi e truffe) .

Tant'è che fino al 2012 la Grecia ha avuto il sistema pensionistico con l'età pensionabile (55 anni) più bassa di tutti i paesi OECD.  (Nel grafico che segue, elaborato nel 2012 dall'Economist,  i pallini arancioni rappresentano l'età pensionabile )



Mantenere un sistema pensionistico retributivo come era quello greco ancora nel 2012, per di più sbilanciato sugli under 65 (per non parlare dei privilegi, degli sprechi e delle truffe),  può essere considerato uno sperpero ?  No, un sistema del genere non è uno sperpero, è un suicidio annunciato, un errore madornale che prima o poi si paga pesantemente (anche se si ha la sovranità monetaria) e che è difficile da rimediare.

In estrema sintesi : l'articolo del WSJ preso per buono dal Mega Direttore Galattico-Gran Maestro-Guru-Profeta nonché Highlander che pubblica in fascia A e che sta nella nella world top 5% di IDEAS fa vedere, se si uniscono i puntini correttamente, il contrario di quello che l'articolista vorrebbe mostrare perché la spesa pensionistica relativamente bassa per gli over 65 non è un dato positivo, come vorrebbero far credere il WSJ ed il Nostro, ma nel caso specifico della Grecia è indubitabilmente un dato negativo che mette a nudo l'irrazionalità e l'insostenibilità del sistema pensionistico greco.

Avevamo già visto (ad esempio qui) che il Mega Direttore Galattico-Gran Maestro-Guru-Profeta nonché Highlander che pubblica in fascia A e che sta nella nella world top 5% di IDEAS ha dei problemi con i grafici ma a quanto pare i problemi non si verificano solo in sede di elaborazione ma anche in sede di lettura. 

32 commenti:

  1. Senza patria BBB. ti ha inviato un nuovo messaggio:

    senza patria BBB- ‏@aristopaco 9 h9 ore fa
    @leo_pistone a te interessa solo questo, sarai mica uno spartano, la tecnica è quella, MERDA

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  2. Ho una mezza idea di sottoporre i messaggi pervenutimi da Senza patria all'unica papera laureata in psicologia sperimentale, per vedere lei che ne pensa. Tanto dei messaggi quanto della loro origine.

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    1. La prego, lo faccia, e subito. E' ora di cominciare a mazzuolare duramente tale papera onde renderla consapevole che il piddinismo è una categoria dello spirito che permane anche una volta lasciato il Pd. Agisca, Pistone.

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    2. Effettivamente quell'idea continua a girarmi per il cervello. Non so però se agire direttamente di mazzuolo come suggerisci possa facilitare una sua presa di coscienza oppure rendere ancora più ostinato il mantenere certe posizioni.

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  3. Iononsonouneconomistaperciò...
    A questo punto Peter basterebbe mettere un bel grafichino sulla spesa pensionistica per gli under 65, oppure la spesa totale per pensioni - la spesa per pensioni over 65, sarebbe interessante sapere anche quali dati si prendono in considerazione e come vengono considerati, se cioè la spesa pensionistica copra solo la spesa per pensioni o altri trattamenti previdenziali.
    Poichè iononsonouneconomista se mi volete convincere dovete smetterla di darmi dati parziali da cui io dovrei tirar fuori delle conclusioni, che poi in verità sono suggerite dall' esperto di turno, ma mi dovete dare i dati finali che inequivocabilmente ed in maniera onesta intellettualmente, dimostrino ciò che si sostiene.

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    1. Ippolito, hai ragione, la logica a volte non è sufficiente, ci vogliono anche i dati ...

      Questi ti bastano ?

      http://greece.greekreporter.com/2014/12/04/75-of-greek-pensioners-enjoy-early-retirement/

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    2. Oggi è festa per me ed anche domani, proverò a perderci un po' di tempo, consapevole di non essere un economista, Grazie Peter, se non capisco qualcosa posso chiedere?

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  4. Vorrei completare la panoramica sulle affermazioni razziste riguardanti il popolo greco, con quella pronunciata da Hans-Olaf Henkel, ex presidente della confindustria tedesca, alla presentazione del Manifesto di Solidarietà Europea del quale è co-firmatario.
    Il signore in questione, durante il suo intervento, ha fatto testuale riferimento al fatto che i greci non pagano le tasse, quale causa dei loro enormi problemi economici.
    Nell'entourage del profeta devono avere un concetto di solidarietà del tutto particolare.
    Quando l'ho fatto notare, il profeta non ha trovato di meglio dall'accusarmi di essere un troll.
    Che detto da lui fa curriculum.

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  5. Al di là del meritorio divulgare lacune e contraddizioni del goofyprofeta, se non ho capito male il post di Peter si approccia alla questione pensioni greche con l'intento di dimostrare che siano insostenibili dal punto di vista delle coperture economiche.
    E quindi una delle cause delle attuali condizioni della Grecia e prossimamente anche nostre.

    Al di là del fatto che ciò sia vero o meno, mi sembra che tale questione possa avere un senso solo nell'ottica dell'isteria ideologizzata iperliberista, la quale per i suoi obiettivi pretende di fare un solo calderone di risorse naturali, merci, servizi, normative, tutele e persino esseri umani.
    Pretesa che oltre ad essere fuori dalla realtà è fin troppo semplicistica.
    Quale importanza può avere il fatto che assicurare una vecchiaia dignitosa a chi ha comunque contribuito con il suo lavoro al sostentamento e al progresso della società civile, ha dei costi che secondo i conteggi non sono coperti dai contributi previdenziali versati a suo tempo, oltretutto non in base alla propria volontà ma a normativa stabilita dello stato?

    Che vogliamo fare, siccome in base a dei conteggi pretestuosamente falsi i trattamenti pensionistici porterebbero in deficit, lasciamo gli anziani liberi di morire di fame, purché naturalmente non sporchino le aiuole?
    Oppure ci basta fare in modo che tutto il sistema previdenziale possa essere copiosa fonte di lucro per delle oligarchie private?

    Anche se si vuol dimostrare che concedere trattamenti pensionistici agli aventi diritto non è remunerativo dal punto di vista economico, perché non si dovrebbe chiedere a chi dal lavoro di quei pensionati ha ricavato un sostanzioso plus valore con cui si è arricchito, di versare nel fondo pensioni una quota parte proporzionale a tale arricchimento, invece di tenere tutto per sé?

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    1. Fondamentalmente hai ragione, ma bisognerebbe dirlo ai figli di quei pensionati.

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    2. Leo, lo scopo di questo blog è dimostrare che il Nostro è un soggetto da evitare non solo sotto il profilo umano ma anche sotto il profilo teorico e politico.

      Pertanto alcune questioni, in questo caso la questione della spesa pensionistica greca e più in generale la questione della sostenibilità delle pensioni, non vengono approfondite ma vengono toccate di straforo quel tanto che basta per dimostrare che il Nostro è inattendibile.

      Detto questo, sostenere che il sistema pensionistico greco è insostenibile non implica un approccio iperliberista alla questione, implica invece una semplice constatazione : se hai un sistema economico strutturalmente debole, un sistema fiscale inaffidabile ed un sistema pensionistico gestito in modo allegro, il giocattolo prima o poi si rompe, è inevitabile.

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    3. Si rompe con l' euro e probabilmente anche con la dracma, è il problema che sta diventando annoso, cioè se il vincolo esterno produca " redenzione " e comportamenti virtuosi oppure se produca ancor di più disgregazione e corruzione ed a mio parere è così.
      In realtà la Grecia ha introdotto una sorta di RdC che è incompatibile con la moneta unica, e bisognerà che i cittadini greci e non solo i greci si rendano conto che con l' euro sono incompatibili non solo politiche di welfare diffuso nè in genere altre forme di politiche virtuose tanto sbandierata dalle varie "sinistre" europee.

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    4. Lo scopo del blog è evidente siamo qui per quello! Giusto da parte mia rimarcare l'impegno tuo, Peter, e quello di chi vi apporta contributi. La tua puntualizzazione mi solleva non poco e te ne ringrazio

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  6. Intanto il Nostro dice che l'eccellente risultato della Lega alle elezioni è dovuto alla posizione no-euro e non alla posizione no-rom. Se non è dissociazione dalla realtà questa...

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    1. Intanto hanno mandato allo sbaraglio per l' ennesima volta quel galantuomo di Borghi, prima o poi dovrà rompersi i coglioni!?

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    2. "intanto hanno mandato allo sbaraglio per l' ennesima volta quel galantuomo di Borghi" non è proprio la lettura corretta. La verità è che Borghi, dopo aver acquistato visibilità con Bagnai, partendo per altro da posizioni euriste (ma non è questo che gli si deve rimproverare), si è messo con la Lega mollando Bagnai, il quale ha dovuto far buon viso a cattiva sorte.

      Bagnai, poco tempo prima della "frettolosa" discesa in campo di Borghi, aveva cominciato a bastonare pesantemente tutti quelli che egli accusava di essere "frettolosi", tra i quali anche il sottoscritto. E' tutto agli atti. Se c'è uno che ha danneggiato Bagnai, molto più di Magdi Allam, Alemanno, Vincenzo Scotti (tutte frequentazioni che può scusare in nome della necessità di divulgare il "verbo") ebbene questo è proprio Borghi. La cosa "curiosa" è che non ha riservato a Borghi lo stesso trattamento violento che ha usato con tutti quelli che "non sono un cazzo". E qui torniamo al vero punto debole del personaggio, molto più critico degli eventuali errori economici che gli ascrive Yanez. Errori che io, francamente, trovo irrilevanti rispetto al nocciolo della sua tesi: che l'euro è una sòla.

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    3. Fiorenzo, tu che sei un commentatore attento e, mi sembra, preparato, perché attribuisci al prof. la tesi che l'euro sia una sòla quando molti altri lo hanno detto prima di lui e soprattutto è noto che lui ha fatto parte dei pro-euro e si è pronunciato in favore della massima flessibilità della forza lavoro?

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    4. Mica ho detto che Bagnai l'ha detto per primo o che lo abbia sempre detto! L'ho letto anch'io il paper del 1997, ed è evidente che all'epoca la sua posizione era molto più accomodante. D'altra parte aveva 35 anni ed è normale, a quell'età, non aver ancora sviluppato un pensiero proprio.

      Ma consentimi di chiederti: tu sei sempre stato contro l'euro? Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ovvio che il fatto di non riconoscere, in modo sufficientemente esplicito, di avere sostanzialmente cambiato idea è un punto debole, conseguenza del "vincolo interno" che, a causa della sua indole, si è auto imposto. Peggio per lui.

      Bagnai ha perso l'occasione storica di "passare alla storia" per inseguire la chimera di "passare all'incasso" dai piddini, al cui soccorso voleva correre.

      Alcuni mi avvertirono di ciò, quando lo avevo eletto a mio "maestro", ma non gli diedi ascolto. Peggio per me.

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    5. Fiorenzo, che l'€ sia una sòla non è la tesi di Bagnai, altri lo hanno detto prima di lui, la sua tesi è che l'Italia dovrebbe uscire dall'€ al più presto, anzi no, sarebbe meglio se uscisse la Germania, PD delendum est, anzi no, bisogna cambiarlo dall'interno, W Fassina, anzi no, meglio Borghi, l'€ è fascista, anzi no, è comunista e via di questo passo.

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    6. Sì, è innegabile che nella ricerca della via d'uscita sia molto confuso.

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    7. Vedi, Fiorenzo, questo discorso è già stato affrontato qualche giorno fa con il buon Pierre Lamboria.
      Non si possono mettere sullo stesso piano semplici lettori, per quanto interessati, ed economisti, che oltretutto sostengono di essere all'avanguardia della loro dottrina.
      Bagnai nel 1997, se lo avesse voluto, aveva a disposizione tutti gli strumenti più uno per comprendere come stessero le cose e quale sarebbe stata la loro evoluzione futura.
      Dato che non solo nel settore economico ma anche in quello politico certe cose erano state comprese e analizzate.
      Lo stesso Napolitano aveva lanciato il suo monito, già quando si iniziò a parlare di SME.
      Dunque, dal mio punto di vista la sua versione dei fatti, quella che non aveva capito, non regge. Nello stesso identico modo con cui non reggono, a qualsiasi livello, le tesi che mi piace definire di pasticcionismo. Che sono destituite di ogni fondamento dalla stessa realtà dei fatti.
      Questa racconta che nel 1997 le posizioni più convenienti erano quelle pro-euro, per ovvi motivi.
      Inoltre, lui come tutti gli altri euroscettici oggi di moda, si sono curiosamente decisi a prendere posizione solo dopo che la moneta unica ha prodotto i suoi effetti in maniera irreversibile, come Monti ha spiegato con ampiezza di particolari.
      Il suo non voler sentir parlare di uscita da sinistra, e il suo ostinarsi a non riconoscere che la classe sociale che ha tratto i vantaggi maggiori dall'euro non ha alcuna intenzione di mollare l'osso, e anzi è determinata a sfruttare a proprio favore l'emergenza che inevitabilmente si presenterà nel caso di un'eventuale uscita dalla moneta unica, sono tutti elementi in piena continuità l'uno con l'altro e, sempre a mio avviso, rappresentano nel modo migliore la vera ideologia del profeta.

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  7. Dalla pagina FB Er Ducetto De Pescara

    Ha la smania di arrivare
    e in perenne arrampicata
    con il libro e coi convegni
    lui la vuol facilitata

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  8. Dobbiamo chiudere il blog, Peter, sono preoccupato:
    Noi citiamo Pirandello e subito dopo lo cita anche lui;
    Noi citiamo il film " l' invasione degli ultracorpi " e poi lo cita anche lui;
    È possibile che noi siamo Illo?
    Quando abbiamo deciso di adottare l' euro io ero contento anche del prelievo forzoso sui CC, probabilmente anche lui;
    Nei primi anni spiegavo tronfio e con supponenza il dividendo dell' euro al mio mascellaio di fiducia, che mi guardava strano, ho capito dopo che era uno sguardo di compatimento, Illo spiegava tranquillamente i vantaggi della flessibilità altrui;
    Quando ho capito il senso dello sguardo del macellaio Illo ha cominciato a scassare la minchia con grafici e libri per dimostrare l' ovvio;
    Quando abbiamo provato ad esprimere qualche banale concetto Illo si incazzava come una bestia perché lo aveva già dottamente banalizzato lui, ma brutto ellissoide, cazzo, sei tu l' economista, che minchia hai fatto fino ad oggi prima di scrivere due libri di ovvietà ed insultare chiunque a DX e sin?

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  9. Forse avrà passato il tempo ad elaborare le modalità di esecuzione del suo progetto genuinamente autocratico, atto a "formare" le risorse umane cui intendeva attribuire il ruolo di mujaheddin del goofypopolo.
    Con il compito di blindare le ovvietà di cui giustamente parli nei confronti di qualsiasi forma di critica. E che proprio in quanto tali hanno la proprietà di fare la miglior presa sulle menti deboli.
    Soprattutto quando formulate come se ci si dovesse rivolgere a dei bambini. Il che non serve ad apparire chiari e comprensibili a tutti, bensì a privare i lettori del loro senso critico. Questa tecnica sfrutta la suggestione per farli sentire come dei bambini senza che se ne rendano conto: a quel punto, il comunicante veste i panni dell'adulto, al quale i bambini si sentono tenuti a prestare ascolto.
    In quanto infantilizzati, diventa più facile scatenare le emozioni dei lettori, così da spingerli a compiere scelte irrazionali. Per questo motivo si cerca di esporre un fatto in modo che possa scatenarne l'emotività delle persone, sfuggendo all'interpretazione razionale del loro cervello.
    A quel punto, ottenere un consenso acritico diventa molto più semplice.

    Le conseguenze di questo condizionamento si rilevano tanto negli spazi gestiti direttamente, quanto nel resto di quelli in cui si parla di economia come tema principale o solo occasionalmente.
    Si provi a esprimere una qualunque posizione che possa anche lontanamente assomigliare a una critica nei confronti della goofyteoria, inerente l'opportunità e le modalità di uscita dall'euro, le sue motivazioni, le conseguenze e gli eventuali vantaggi che ne deriveranno.
    Nel quartier generale dei mujaheddin suona una sirena di allarme e immediatamente dopo si viene assaliti da una masnada di fondamentalisti.
    Che al grido di Bagnah Akbar sono pronti a darti del piddino-sinistroide-fascista-profittatore-prodiano-massacratore sociale, nonché ad accusarti e a tacciarti di qualunque altra nefandezza passi loro per la mente.
    Che sia di senso compiuto o meno non ha nessunissima importanza, basta che la ritengano la più infamante possibile, tale quindi da delegittimare l'avversario prima ancora dei suoi commenti.
    Se per caso si prova a rispondere in maniera argomentata a tale attacco, senza cadere nelle provocazioni e ritorcendole contro i loro autori, si vedrà invariabilmente prima moltiplicarsi il numero degli agitati mujaheddin seguaci della goofyprofezia.
    E poi il loro posizionarsi in formazione, o meglio squadraccia, così da attaccare con maggiore efficacia e da ogni lato l'infedele, che essi senza alcun bisogno di processo hanno già giudicato colpevole della colpe più infamanti: il non avere l'uscita dall'euro al primissimo posto della personale agenda politico-ideologica, che ha per conseguenza la critica al profeta e la mancata adesione alla sua mutevole ortodossia.
    Assieme al numero dei mujaheddin sale di pari passo anche il fanatismo dei loro commenti e attacchi, che vanno a materializzarsi in reazioni che al di la del merito e del metodo con sono eseguite, si caratterizzano per la loro assoluta sproporzione nei confronti di quanto le ha scatenate.
    Cosa che, in linea di principio, non appare molto dissimile dalle rappresaglie naziste, che prevedevano l'uccisione di dieci o più partigiani o civili per ciascuno dei loro
    Malgrado ciò i mujaheddin del goofypopolo sono naturalmente convinti non solo di essere dei grandi democratici, in virtù delle loro altissime motivazioni, ma di esserlo più di chiunque altro, proprio in base alle esternazioni del loro profeta.
    Quindi, caro Ippolito, come vedi il nostro non ha certo sprecato il tempo, almeno dal suo punto di vista.

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    1. Ahó, a 'sto giro m'hai flesciato!

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    2. Ahahahah!
      La lezione di Carletto resta sempre valida: è l'esperienza di vita a fare la consapevolezza di classe.
      Per l'appunto sono reduce da una battaglia solitaria contro un drappello di goofy-mujaheddin, che mi ha dato l'ispirazione per scrivere questo commento.

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    3. Peccato che il padrone di casa di questo blog vada in giro a spammare 'sta robba:

      «"Ad aprile 159.000 lavoratori in più. La disoccupazione scende al 12,4 %" #chew #abbassoigufi»

      Ne riparliamo tra un po', neh Yanez?

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    4. Nessun problema, qui si può commentare liberamente, se vuoi puoi usare un nick anonimo ...

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  10. Nelle risposte a Peter, subdolamente si palesa pericoloso giustificazionismo per atti futuri.
    Mi sa che dovrò ricredermi e dare ragione a Clack e Leo.

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  11. Fai bene a scrivere con nick anonimo.
    Ti consiglio un bel film: "Un borghese piccolo piccolo"
    Dirai, "Che c'entra quel film?"
    C'entra, c'entra.




    Ed altri variamente sparsi

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