lunedì 18 maggio 2015

Le ultime parole famose di Agenor

"... il deprezzamento dell’euro non apporterà benefici sostanziali alla bilancia commerciale italiana."
Agenor, 15 maggio 2015

"Istat comunica che a marzo il saldo della bilancia commerciale italiana ha registrato un surplus di 4,060 miliardi di euro, a fronte di un avanzo di 3,842 miliardi nello stesso mese del 2014.

Gli scambi con i soli Paesi Ue registrano un surplus di 487 milioni rispetto all'avanzo di 1,137 miliardi di un anno fa."
Agenzia Reuters, 18 maggio 2015

23 commenti:

  1. Sono contento per la signora Bilancia Commerciale.
    In pratica, se ho capito bene, stiamo riuscendo ad esportare beni reali ( res ) in cambio di denaro ( symbolum ), mentre grazie all'impoverimento delle classi sociali piú deboli ed alla precarizzazione del lavoro siamo riusciti a distruggere non solo la domanda interna, ma anche quella verso l' estero.
    Ed é bastato svalutare l' euro, ottenere lo stesso risultato con la lira pareva brutto?
    Si pareva brutto perché con la lira non si riuscivano a disciplinare adeguatamente i poveracci che vivono solo di lavoro.

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    1. Piddino Grimaldi, Lei è stato magnifico!

      Però... visto che abbiamo la prova che Lei comprende... beh, davanti al tribunale del popolo sarà dura, per Lei, accampare scuse!

      Immagino che Pierre sia d'accordo...

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    2. Poggerò la testa sul ceppo libero e felice

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    3. Cmq Fiorenzo manca poco alla mia uscita, mi basta aspettare che arrivi in consiglio la variante al piano commerciale e la delibera sulla discarica amianto, intanto domani battaglia e perculamenti in commissione bilancio.

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    4. Bene Grimaldi, chiuda la questione dell'amianto e poi esca subito dal Pd. Ma senza indugi e a testa alta. Altrimenti saremo costretti a perseguitarla e non vorremmo.

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    5. Ippolito, ottenere lo stesso risultato con la lira NON sarebbe stato possibile e non sarà possibile nemmeno in futuro : svalutare l'€ è una cosa, svalutare la Lira dopo un Eurexit è una faccenda del tutto diversa.

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    6. Yanez, Lei è pregato di argomentare questa Sua paradossale opinione.

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    7. Fiorenzo, la mia non è una "paradossale opinione", è un'ovvietà : l'€ è la seconda moneta di riserva internazionale e rappresenta un'area economica il cui PIL nominale vale più o meno 1/6 del PIL nominale del mondo ed è quindi ovvio che la svalutazione del'€ non è paragonabile ( per dinamica e per impatto) all'eventuale svalutazione di una moneta (la Nuova Lira) che rappresenterebbe un'economia in declino da anni ed un debito pubblico enorme in continua crescita.

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    8. Yanez, si potrebbe obiettare che la svalutazione della liretta passerebbe inosservata, e dunque non ci darebbero noia, mentre svalutando l'euro il "cane grosso" si arrabbia. Ma va bene anche come la pensa Lei (kissené?). Io non ho la pazienza di Grimaldi, per cui passo e chiudo prima che, come è nella mia indole, dopo essere stato paziente sbotti alla grande, tipo Sgarbi per intenderci...

      Facciamo così: lei continui a ricercare le aporie del profeta, io interverrò quando non dirà strafalcioni. La saluto.

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  2. Scusa Yanez, makkestaiadì? Stando ai tuoi dati, il saldo della bilancia commerciale passa da +3842 a +4060 con un miglioramento di 218 mln. Il saldo della bilancia commerciale con i soli paesi UE (quindi non solo quelli dell'eurozona - n.d.c.) peggiora di 650 mln, passando da +1137 a +487.

    Mi pare che l'affermazione "il deprezzamento dell’euro non apporterà benefici sostanziali" ci stia tutta. Anzi, mi sembra che un modesto miglioramento (218 mln) del saldo complessivo, che incorpora però il dato negativo del peggioramento di 650 mln del saldo intra-UE, sia qualcosa di molto inquietante.

    Forse Agenor avrebbe fatto meglio a scrivere "non porterà benefici", e basta. E' questo che intendi dire?

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    1. Beh i benefici li ha portati soprattutto negli scambi con paesi extra UE come era logico aspettarsi, nello stesso sito linkato da Peter si parla anche di aumento degli scambi del 9%, però in questo caso non è riportata la quota degli scambi UE né in che cosa consista l' aumento delle importazioni.

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    2. Fiorenzo, se il saldo della bilancia commerciale passa da +3842 a +4060 con un miglioramento di 218 mln NONOSTANTE il peggioramento di 650 mln del saldo intra-UE, vuol dire che l'export si sta riorentando verso le aree extra-UE e che il deprezzamento dell'euro sta apportando benefici sostanziali.

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    3. Un miglioramento di 218 mln in un mese, in una fase di bassi costi petroliferi e una svalutazione dell'euro legata al solo QE di Draghi mi sembra tutto meno che un segnale sostanziale. Se aggiungi il peggioramento intra-UE che è il triplo del precedente... non so davvero come tu legga i dati. E cmq non è una lettura tale da giustificare questo post e il suo titolo.

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    4. Fiorenzo, l'Istat parla di una "crescita tendenziale delle esportazioni (+9,2%)" che "è trainata dalle vendite verso l’area extra Ue (+13,2%)."

      Secondo me si tratta di un "beneficio sostanziale" ma soprattutto il dato sulle vendite verso l'area extra Ue confuta la profezia di Agenor ( Bagnai sotto mentite spoglie??!!) il quale ha sostenuto che ""... il deprezzamento dell’euro non apporterà benefici sostanziali alla bilancia commerciale italiana." perché "per l’Italia i principali partner commerciali sono all’interno della zona euro".

      Il post ed il suo titolo sono più che giustificati.

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    5. Te sbalii caro Yanez, e sai perché? Perché l'incremento percentuale che tanto ti esalta è strettamente legato ad una variazione praticamente "a gradino" del cambio euro/dollaro, conseguenza del tanto atteso (quanto procastinato) QE del Drago, ragion per cui ipotizzare ulteriori incrementi del surplus di quella entità è altamente improbabile. Bene che vada, si potrà arrivare a qualche centinaio di mln di euro di surplus al mese. 'Na fetecchia...

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    6. Fiorenzo, considerando le condizioni attuali persino un trend di crescita modesto può diventare un beneficio sostanziale.

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    7. Come ti arrampichi bene Yanez... ;-)

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    8. La logica del "tanto peggio, tanto meglio" non mi appartiene.

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    9. Va bene, Yanez, allora viva il Pd.

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    10. Anche lei è sotto osservazione, Grimaldi. Non faccia lo spiritoso.

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  3. Secondo ISTAT

    Rispetto al mese precedente, a marzo 2015 si rileva una crescita per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più ampia per le importazioni (+4,0%) che per le esportazioni (+1,8%).
    L’incremento congiunturale dell’export è determinato da una crescita delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+2,2%) sia verso quelli Ue (+1,5%). I prodotti energetici (+8,4%), i beni di consumo non durevoli (+3,2%) e i prodotti intermedi (+1,9%) sono in forte espansione.
    L’aumento congiunturale dell’import è principalmente da attribuire all’area extra Ue (+4,9%). La crescita è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di beni ed è particolarmente rilevante per i prodotti energetici (+7,7%) e i beni di consumo (+5,0%).
    Nel primo trimestre 2015, rispetto all’ultimo trimestre 2014, la positiva dinamica congiunturale dell’export (+1,2%) è da ascrivere all’area extra Ue (+2,9%). Al netto dei prodotti energetici la crescita è più sostenuta (+1,9%) e soprattutto i beni strumentali (+4,0%) registrano una rilevante espansione.
    A marzo 2015, la crescita tendenziale delle esportazioni (+9,2%) è trainata dalle vendite verso l’area extra Ue (+13,2%). I valori medi unitari (+2,8%) e i volumi (+6,3%) sono entrambi in espansione.
    Nello stesso mese, il notevole incremento tendenziale dell’import (+9,7%) è determinato dalla crescita degli acquisti sia dall’area Ue (+10,1%) sia da quella extra Ue (+9,1%).
    La forte crescita tendenziale per entrambi i flussi è condizionata da una differenza nei giorni lavorativi (22 a marzo 2015 rispetto a 21 a marzo 2014). La variazione tendenziale corretta per i giorni di calendario è pari a +7,8% per le esportazioni e +8,4% per le importazioni.
    A marzo 2015, l’avanzo commerciale è di 4,0 miliardi (+3,8 miliardi a marzo 2014). Al netto dell’energia, la bilancia risulta in attivo per 7,1 miliardi. Nel primo trimestre dell’anno il saldo raggiunge i 7,8 miliardi (16,4 miliardi al netto dei prodotti energetici).
    A marzo 2015, la crescita tendenziale dell’export è particolarmente sostenuta per Stati Uniti (+44,0%) e paesi OPEC (+18,2%). In marcata crescita le vendite di autoveicoli (+28,0%) e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+23,8%).
    Gli acquisti dalla Cina (+51,9%) e quelli di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+28,5%) sono in forte crescita.

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  4. Dalla pagina FB Er Ducetto De Pescara

    Si è cresciuto la sua setta
    basta che si genufletta
    Crea seguaci e fanatismo
    fomentando l'antieurismo

    Egli è tanto progressista
    ed è anche più coerente
    lo dimostra senza meno
    fidanzandosi al leghista

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