domenica 24 maggio 2015

Dipendente o indipendente ? Questo è il dilemma

Alcuni giorni fa il Profeta nonché Highlander ha pubblicato sul sito di a/simmetrie un post firmato da un certo Agenor e poi lo ha ripubblicato su Goofy. Se lo ha pubblicato su a/simmetrie e poi lo ha ripubblicato su Goofy vuol dire che in linea di massima il Nostro ne condivide il contenuto, OK ?

Ebbene in quel post 'sto Agenor sosteneva (con l'assenso del Nostro) che la BCE è in buona sostanza succube della Germania e/o opera soprattutto nell'interesse della Germania.

Lo aveva detto a chiare lettere anche il Nostro in tempi non lontani : "la Bce, Banca centrale di nessuno Stato, parteggia per uno Stato membro dell’Eurozona i cui interessi sono opposti a quelli degli altri tre più grandi: Francia, Spagna, Italia". (vedi qui)

Oggi però, pochi giorni dopo l'intervento di Agenor, non è più così : nell'articolo pubblicato sul FQ il Nostro sostiene che la BCE è troppo indipendente e che grazie a questa indipendenza la BCE sviluppa una sorta di "quarto potere" che "non risponde a nessuno, che nessuno controlla, e in esecuzione dei cui ordini vengono fatte le "riforme" che sbriciolano i nostri diritti".

In questo contesto non m'interessa stabilire se sia vera l'opzione A ( la BCE  è succube degli interessi della Germania ) oppure l'opzione B ( la BCE non risponde a nessuno ) o se siano false entrambe,  vorrei capire però perché l'Amleto di Pescara è sempre così indeciso su tutto.

Tanto per fare un esempio : nel novembre del 2012 l'Amleto di Pescara pubblica un libro per dimostrare che l'Italia avrebbe fatto meglio ad abbandondare l'€, dopo pochi mesi aderisce al "Manifesto di solidarietà europea" nel quale si auspica l'uscita della Germania e la permanenza dell'Italia nell'€ (dei poveri).

Perché ?


5 commenti:

  1. Di un aspetto non tecnico sono convinto: lui crede assolutamente che a interlocutori diversi si debbano dare risposte diverse. Ma un conto è "tarare" lo stesso discorso a seconda della cultura o della personalità dell'interlocutore, altro è fare discorsi contraddittori. Il caso dell'euro che un po' è comunista e un po' è liberista è stato uno dei più semplici ed evidenti. Altre volte la sofisitcazione è ancora maggiore.

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  2. Mamma diceva sempre: devi gettare il passato dietro di te, prima di andare avanti. (Forrest Gump)

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  3. Se fosse vero si tratterebbe di schizofrenia confabulatoria, in realtà non è questo il caso si tratta di analisi, conclusioni ed esposizioni che si adattano perfettamente al veloce mutare delle contingenze storiche.

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  4. Eccoci ancora una volta di fronte ai risultati dell'urgenza che spinge il nostro a quella sovraesposizione mediatica che egli stesso individua evidentemente come il primo strumento del suo discutibile successo.
    Al riguardo formulo qui una proposta alternativa alla spiegazione di Peter: potrebbe non essere semplice indecisione, evenienza che male si attaglia a una mente di portata e raffinatezza come quella del Profeta, essendo di attinenza intollerabilmente plebea. Nei confronti della quale egli deve allora distinguersi e marcare le differenze nel modo più conveniente.
    L'indecisione, in definitiva, è il sentimento di chi non sa se comperare cetrioli o melanzane quando si reca al mercato rionale. Luogo che notoriamente il potente disdegna, e nel caso prende tutto.
    Giammai sia detto, allora, che una mente di cotanta levatura debba essere infastidita da simili quisquilie, degne al massimo della servitù di rango inferiore.
    Ben altre sono le attitudini dell'individuo intellettualmente e socialmente superiore.
    Deve quindi trattarsi di una forma ben più colta e di élite, più in linea con le prerogative di un simile cattedratico.
    Propenderei allora per un ma-anchismo del più classico stile veltroniano. Stanti il vuoto pneumatico a livello culturale di chi per primo lo ha propugnato e l'altrettanto rimarchevole presunzione di saper tenere il piede in un numero di staffe semplicemente improponibile, sembrerebbe attagliarsi in modo pressoché perfetto alle inclinazioni del Grande Scienziato Pescarese.

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  5. Il Manifesto di solidarietà europea meriterebbe ben altro rilievo che un semplice accenno come in questo post. Talmente vivo è il nobile sentimento nelle menti e nei cuori dei firmatari del Manifesto, che alla sua presentazione non uno di essi nelle loro prolusioni vi ha fatto il benché minimo riferimento. E neppure ha mai pronunciato la parola solidarietà.
    In compenso, però, l'ex presidente della Confindustria tedesca, anch'egli nel novero dei relatori, non certo ha mancato di ricordare che i guai della Grecia derivano secondo lui dal fatto che in quel paese nessuno paga le tasse.

    QED N.1

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