venerdì 22 maggio 2015

Alberto (Bagnai) & Matteo (Salvini)

E' da diverse settimane che Alberto (Bagnai) freme d'impazienza perché Matteo (Salvini) parla soprattutto di barconi e di rom e non parla più dell'€.

Oggi però Matteo (Salvini) ha finalmente detto due parole sull'€ e Alberto (Bagnai) non ci ha pensato due volte e su Twitter ha linkato l'intervista di Matteo ( Salvini) .

Quello che non capisco è perché per Alberto (Bagnai)  il populista Beppe (Grillo) sarebbe un gatekeeper dell'€ mentre il razzista Matteo (Salvini) che voleva l'€ per i milanesi e ora vorrebbe la Lira del Nord e la Lira del Sud non lo è.  Sventolare un libro in TV può fare la differenza ?





10 commenti:

  1. Per il Prof. dipingere Grillo come gatekeeper dell'euro è di massima convenienza. Dato che è (molto) più famoso di lui e quindi gli si può attribuire con la più grande efficacia un ruolo diversivo. Agli occhi delle masse ma soprattutto ai creduli seguaci. In maniera tale che non notino chi è il vero gatekeeper della moneta unica: lui stesso.

    RispondiElimina
  2. Dalla pagina FB Er Ducetto De Pescara:

    Fiorentino d'ascendenza
    oggi è illustre pescarese
    ma se credi al suo vangelo
    te ne penti in capo a un mese

    RispondiElimina
  3. Esiste un problema evidente nell' espressione della democrazia nel nostro paese.
    L' abbandono del proporzionale puro in favore di un maggioritario sempre più spinto ha cambiato e sta ancora cambiando il paradigma della rappresentanza nel nostro paese. La tempestività di azione del decisore politico ha assunto il ruolo di valore assoluto da mettere al riparo dal confronto democratico e processi concertativi o consultivi, favorendo di fatto la rinascita di una aspirazione " Ducistica" mai sopita nel popolo italiano.
    L' affermazione di personalità, mi si consenta un ossimoro, eccessivamente assertive, nel panorama politico ha coinvolto e sconvolto la forma stessa di partiti, formazioni e movimenti politici, non solo di quelle che esprimono la maggioranza, ma anche per necessità delle minoranze che abbiano ambizioni di governo a qualsiasi livello.
    È inutile quindi meravigliarsi che negli ultimi anni siano cresciute personalità che fanno della erudita volgarità, dell' offesa, dello scherno, della violenza verbale il mezzo per affermarsi come aspiranti e " rassicuranti " leader.
    Ora mentre il potere padronale ha trovato i suoi prestanome in maniera univoca, l' opposizione frammentata è ancora alla ricerca tra i suoi capetti impegnati in becere espressioni di aggressività come sottointeso valore politico.
    Il variegato fronte anti euro non sembra fare eccezione, è ancora troppo impegnato in lotte tra ducetti che inevitabilmente avranno le loro vittime e vincitori, nell' attesa che ne rimanga solo uno, la Storia andrà avanti senza di loro.


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che la tendenza da te denunciata si deve soprattutto al prevalere del talk show politico quale mezzo di comunicazione tra i partiti e le masse più o meno alfabetizzate. Da che mondo è mondo poi, le destre sono più unite, proprio per via della ristrettezza dei loro ideali, che alla fine si riducono a uno soltanto: più soldi e potere. A sinistra viceversa si ragiona molto di più e ciò rappresenta un elemento divisivo. Per non parlare dei rinnegati, che scatenano ulteriori contrasti tra chi li riconosce e chi no e quindi il loro gioco a favore dell'antagonista si moltiplica almeno per due.
      Quanto al fronte sovranista è effettivamente molto sfrangiato, ma sinceramente altri ducetti non ne vedo. A chi ti riferisci con tale definizione?

      Elimina
    2. Meglio che stia zitto: ho già litigato con troppe persone
      Quello che mi duole è che sto perdendo tempo a discutere con dei "perdaballe" mentre stiamo scivolando sempre più a dover scegliere tra fascismo renziano e fascismo antirenziano.
      Alla fine mi sa che dovrò ammettere che l' unica speranza seria per la sinistra sia la MMT.

      Elimina
    3. Ovviamente l' espressione piemontese " perdaballe" non è riferito a te Leo

      Elimina
  4. La differenza forse sta solo nella richiesta economica, non accolta, di Bagnai a Grillo per la sua consulenza. Almeno questa è la tesi, su twitter, della persona che faceva da pr a Bagnai tempo fa.

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina