sabato 11 aprile 2015

Ora Bagnai fa lo splendido ma fino a pochi anni fa ...


Stamani un tizio, commentando un articolo squinternato del FQ  , è intervenuto per dire che Bagnai aveva già capito da tempo che non c'è correlazione tra liberalizzazione del mercato del lavoro e crescita economica ed allora ho avuto un riflesso pavloviano e gli ho fatto presente che nel 1997 Bagnai sosteneva che "la disoccupazione europea sembra legata più che a carenza di domanda, secondo il tradizionale schema keynesiano, a una generalizzata carenza di flessibilità sul mercato del lavoro" e poi concludeva che "la soluzione del problema della disoccupazione europea va cercata non tanto in politiche di espansione della domanda (le quali, tra l'altro, rischiano oltre certi limiti di confliggere con l'obiettivo di stabilità dei prezzi che costituisce uno dei cardini della costituzione econoica dettata dal trattato di Maastricht), quanto in politiche di incremento della flessibilità del mercato del lavoro".

Ho chiuso il commento con la frase "Ora Bagnai fa lo splendido ma fino a pochi anni fa era un "eurista liberista".

7 commenti:

  1. Perché non gliene frega un cazzo a nessuno, e giustamente direi, scusa se te lo dico ma questo tuo blog è monomaniacale, sarebbe ottimo come blog satirico, ma a prenderlo sul serio da parte di un lettore bisognerebbe che questo lettore fosse la limite della personalità patologica.

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    1. Il fatto che non mi abbia risposto nessuno non vuol dire nulla. Come certamente saprai, i commenti sul FQ vengono pubblicati con un ritmo piuttosto frenetico, magari in quel momento non c'era nessuno che aveva qualcosa da aggiungere. Comunque a due utenti il commento è piaciuto.

      Che questo blog sia "monomaniacale" è chiaro e non potrebbe essere altrimenti : il blog è dedicato all'opera, alle riflessioni e alle imprese di Alberto Bagnai, il profeta della Goofynomics.

      Sulla questione della "personalità patologica " abbiamo probabilmente
      idee diverse : io ritengo che abbiano una "personalità patologica" i lettori che prendono sul serio il blog di Bagnai.

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    2. Spero tu ti renda conto della tua risposta, mi sembra che sia tu che prendi troppo sul serio il blog di Bagnai.Vero è che anche li ci sono persone che leggono troppi giornali e troppi talk show di pseudo politica, gli stessi teatrini in cui si sfogano personalismi e rancori in modo catartico persone che credono di poter cambiare il mondo con comparsate televisive o supercazzole spacciate per dotti editoriali. Un quarto potere degenerato all' ennesima potenza, un mondo o meglio un ring virtuale per politici o aspiranti politici impotenti nel mondo reale.

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  2. Quando dici "mi sembra che sia tu che prendi troppo sul serio il blog di Bagnai" vuoi dire che non vale la pena di prendere sul serio il blog di Bagnai perché quel blog non è altro che uno dei tanti "teatrini in cui si sfogano personalismi e rancori in modo catartico persone che credono di poter cambiare il mondo con comparsate televisive o supercazzole spacciate per dotti editoriali. " ?

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    1. Certo, la politica, quella che incide veramente, non si fa mica sui blog, se qualcuno vuole incidere veramente oggi, deve pagare lo scotto di scendere in politica come ha fatto Borghi cui va tutta la mia ammirazione umana e disprezzo politico.La posizione di Bagnai, ammirevole per lo sforzo sovrumano di divulgazione, risulta invrce politicamente ambigua, sostiene di voler ritornare a votare PD ( inteso come grande e genuino partito di sinistra) orbene se questo è il suo desiderio basterebbe iscriversi al PD, questo sarebbe veramente un gesto eclatante e coraggioso, altrimenti tutta l' operazione si ridurrà a donargli il ruolo del nobile QEDista, se va bene, oppure ad un ruolo simile a quello di Hu Li Feng nella novella : "sulla riva del fiume" se andrà male, per lui e per noi.

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