lunedì 27 aprile 2015

Fallacia alia aliam trudit 2

C'è un secondo passaggio dello sproloquio del 22 che merita di essere commentato ed è il passaggio nel quale il Nostro si dilunga sulla presunta "confessione" di Vítor Constâncio.
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Vítor Constâncio e la prolusione che il vice-presidente della BCE tenne ad Atene il 23 maggio 2013 sono ormai da due anni una presenza costante nelle argomentazioni del Nostro.  Perché ? Perché, secondo il Nostro, Vítor Constâncio, nel discorso tenuto ad Atene, avrebbe avvalorato, con una specie di "confessione", la tesi che la crisi dell'€ non si è sviluppata per una crisi dei debiti pubblici ma si è sviluppata a causa della finanza privata che ha accentuato gli squilibri tra paesi "virtuosi" e PIIGS.

In quell'occasione Vítor Constâncio sostenne che  "to have a more accurate narrative for the causes of the crisis, we have to look beyond fiscal policies alone: imbalances originated mostly from rising private sector expenditures, which were in turn financed by the banking sectors of the lending and borrowing countries"

Il Nostro, nello sproloquio dell'altro giorno, ha citato proprio la parte finale del brano in questione ("imbalances originated mostly from rising private sector expenditures, which were in turn financed by the banking sectors of the lending and borrowing countries")  per ribadire che " Così sappiamo che abbiamo avuto un problema con il grande e crescente debito privato, non pubblico; il debito pubblico è un problema, lo è diventato soprattutto dopo la crisi, a causa della necessità di salvare le istituzioni finanziarie in sofferenza."

Per un disguido tecnico il Profeta non ha potuto mostrare nel corso dello sproloquio di Bruxelles le slides che Vítor Constâncio aveva presentato nella conferenza di Atene ma trovarle sul Web non è difficile e questa è la prima e forse la più significativa perché è la base dello schema esplicativo che indica l'esplosione dei debiti privati come la causa principale della crisi dei paesi periferici dell'€ :



Nella prima stesura di questo post avevo rilevato che il problema di questa tabella è che i dati o i calcoli relativi alla crescita dei debiti privati in rapporto al PIL nei paesi periferici dell'€Z non sono corretti ma non mi ero accorto che la  versione italiana della slide di Constâncio,  messa in giro dal sito Vocidallestero ( cfr. qui ) non è fedele all'originale




perché nella versione originale la crescita dei debiti privati viene misurata in termini assoluti e non viene rapportata al PIL.

Anche se i calcoli di Constâncio fossero corretti sotto il profilo formale (ma non lo sono perché tra il 1999 ed il 2007 il debito privato greco cresce del 91% e non del 217%) il problema è che certamente non lo sono sotto il profilo metodologico perché non è corretto accostare un parametro relativo ( la dinamica dei debiti pubblici in rapporto al PIL ) ad un parametro assoluto ( la crescita dei debiti privati).

La tabella di Constâncio mostra che i debiti privati sono cresciuti, in certi casi a dismisura,  in un contesto nel quale i debiti pubblici crescevano poco (Grecia e Portogallo) o addirittura diminuivano percentualmente rispetto ai rispettivi PIL (Italia, Spagna e Irland) ma questa contestualizzazione è fuorviante nella misura in cui da una parte si considera un parametro relativizzato e dall'altra un parametro assoluto.

Tant'è che se consideriamo la dinamica dei debiti pubblici senza considerare il rapporto con i rispettivi PIL vediamo (ad esempio in questa tabella OECD) che in termini assoluti, tra il 1999 ed il 2007,  i debiti pubblici sono cresciuti dappertutto ( in Grecia dell'84% , in Italia del 23% , in Spagna del 4%, in Portogallo del 77% ) con l'unica eccezione dell'Irlanda.

Secondo Constâncio tra il 1999 ed il 2007 il debito privato (in rapporto al PIL) sarebbe cresciuto in Grecia del 217%, in Italia del 71%, in Spagna del 75%, in Portogallo del 48%, in Irlanda del 101% ma se consideriamo la crescita dei debiti privati in rapporto ai rispettivi PIL, vediamo che la crescita non è così virgorosa come appare dalla tabella di Constâncio : secondo i dati della seguente tabella OCDE  tra il 1999 ed il 2007 il debito privato cresce in Grecia del 91% , in Italia del 31%, in Spagna del 67%, in Portogallo del 43% ed in Irlanda del 29% (questo però è un dato 2001-2007).

Queste considerazioni possono mettere in crisi l'idea che la cosiddetta "crisi dei debiti sovrani" dei PIIGS sia da attribuirsi principalmente al dissesto finanziario del settore privato e alla "strategia di espansione del capitalismo del Nord"  ?

Lo vedremo domani.

Per il momento concludo con la domanda fatta alcuni giorni fa e la relativa risposta :

E' possibile che uno "scienziato dell'economia" che è nella world top 5% di IDEAS si affidi a fonti di seconda mano senza verificarne la correttezza ? Sì, evidentemente è possibile.

4 commenti:

  1. Come mai questa discrepanza? Metodologie diverse? Non sono differenze di poco conto

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    1. Non so come Constâncio sia arrivato a quei calcoli, posso però dirti che nel 2012 Bagnai sosteneva che nel periodo 1999-2007 il debito privato italiano era cresciuto del 31% mentre quello greco del 52%. Come vedi anche questi sono numeri molto diversi da quelli di Constâncio.

      http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/03/quelli-che-colpa-e-del-debito-pubblico/315741/

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    2. È un mistero da risolvere, sinceramente mi preoccupa di più l' errore (?) di Constancio.

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    3. Non avrà mica sommato debito pubblico e debito estero?

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